Sfide dell'architettura: "dentro e fuori"

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Per la prima volta nella storia dell’uomo, il 2007 ha segnato, a livello mondiale, il sorpasso degli abitanti delle città su quelli delle campagne. Nel 2050 questa percentuale salirà al 66%, con una crescita vicina al 90% in Asia ed Africa. Grandi megalopoli sempre più estese, aree urbane popolate come intere nazioni del vecchio continente, città che si stanno trasformando in entità nuove, senza confini di spazio, di tempo, sempre connesse… difficile persino trovare loro una definizione.

È necessario riflettere su questi cambiamenti, sia a livello urbano, provando ad analizzare le logiche economiche e sociali che generano tali fenomeni, ma forse, con maggiore interesse, anche a livello di singole strutture. Il rapporto che da sempre lega il “dentro” e il “fuori” dell’abitazione è mutato in modo definitivo: l’evoluzione dei paesaggi urbani non può che avere ripercussioni nella progettazione degli spazi interni, nell’idea stessa di abitazione, quale luogo dove l'uomo risiede e trova realizzazione dei propri obiettivi e della propria vita.

Le grandi megalopoli sono afflitte da problematiche che rafforzano inevitabilmente quella membrana che divide l’abitazione dalla realtà circostante: smog, criminalità, inquinamento acustico, obbligano a creare spazi chiusi, protetti, quasi si ambisca a costruire luoghi di evasione, di discontinuità dal resto del mondo e dai suoi problemi irrisolti.

L’architettura dovrà riuscire a sviluppare un nuovo modello da proporre, mediando fra opposte esigenze. Da un lato la creazione di volumi nuovi, con soluzioni architettoniche creative, che riescano a creare un confine forte tra il "dentro" ed il "fuori"; dall’altro la volontà di armonizzare questo conflitto, integrando la realtà urbana con una nuova idea di abitazione, indipendente dall’esterno ma anche in rapporto simbiotico e di interscambio con esso.

Nuovi concetti abitativi, di volumi con membrane sottili, pronti a recepire ciò che proviene da fuori, e rilasciando, come fossero organismi naturali, idee e stili di vita; proponendo, con un nuovo positivismo, il progresso come risposta alle sfide dell’architettura.

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