Gruppo Saint-Gobain presenta il Barometro della Costruzione Sostenibile
In un mondo dove l’urgenza climatica non è più una scelta ma una necessità, l’edilizia sostenibile non rappresenta solo il futuro, ma l'unica strada percorribile per costruire un domani migliore. Convinto dell’importanza di promuovere questa transizione, il Gruppo Saint-Gobain ha lanciato l'Osservatorio della Costruzione Sostenibile che presenta la seconda edizione del Barometro della Costruzione Sostenibile, uno studio condotto tra dicembre 2023 e gennaio 2024 dall'istituto di ricerca CSA, atto a comprendere le evoluzioni e i fattori chiave da attivare per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile a livello internazionale.
Per tracciare un quadro esaustivo delle dinamiche locali e globali, l'indagine ha coinvolto un panel di professionisti del settore, studenti, membri di associazioni e funzionari eletti per un totale di 1.760 intervistati di età superiore a 18 anni, provenienti da 22 Paesi (Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Messico, Polonia, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti, Vietnam).
PERCEZIONE GLOBALE DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE
L'87% degli intervistati dichiara di essere a conoscenza del concetto di edilizia sostenibile, confermando un alto livello di familiarità con questo tema. Tuttavia, la comprensione resta per lo più legata a un concetto di bioedilizia o a edifici energeticamente efficienti (42%), con meno attenzione su aspetti come la resilienza agli eventi climatici estremi (solo il 13% degli intervistati) o la promozione della salute degli abitanti (14%).
URGENZA E AZIONI NECESSARIE
La maggior parte degli intervistati (95%) considera l’edilizia sostenibile una priorità o un tema importante. Nonostante questo, solo l’87% ritiene di voler fare di più. Ciò dimostra come, pur esistendo una consapevolezza diffusa, servano interventi concreti per mantenere alta l’attenzione sul tema.
Emerge inoltre che in alcuni Paesi i cittadini ritengono di essersi spinti troppo in là in termini di edilizia sostenibile e di voler addirittura fare un passo indietro, come in Turchia (16%) e in India (15%).
GRANDE ATTENZIONE AL RINNOVAMENTO ENERGETICO IN EUROPA E NEGLI STATI UNITI
Una chiara tendenza si rafforza nel settore del rinnovamento energetico. Non sorprende che sia considerata un'azione prioritaria nei Paesi con un patrimonio edilizio molto consolidato, come in Europa, soprattutto in Finlandia (40%), Francia (39%) e Germania (34%), e negli Stati Uniti (37%). In queste regioni, il rendimento energetico degli edifici esistenti rappresenta una vera e propria sfida rispetto ai Paesi che stanno dando priorità ai programmi di nuova costruzione per ospitare una popolazione in aumento, come il Canada e i Paesi dell'America Latina e dell'Asia.
LE LEVE PRINCIPALI PER ACCELERARE L'EDILIZIA SOSTENIBILE
L'indagine ha identificato tre leve chiave per accelerare l’adozione dell'edilizia sostenibile:
- Maggiore sensibilizzazione del pubblico: Il 50% degli intervistati ritiene fondamentale informare la popolazione sui benefici dell'edilizia sostenibile, in particolare in Africa e Asia, dove l'urgenza percepita è più alta.
- Riduzione dei costi percepiti: Il 39% considera necessario rendere più accessibili i materiali e le soluzioni sostenibili, superando la percezione di un costo elevato.
- Collaborazione tra gli stakeholder: Il 38% sottolinea l'importanza di una cooperazione tra aziende, istituzioni pubbliche e privati, affinché vengano condivise le migliori pratiche e adottate soluzioni innovative.
Percepite come leve secondarie rimangono le iniziative pubbliche, seppur affiorino alcune differenze da notare nelle varie regioni. Gli europei sono più favorevoli agli incentivi statali rispetto alla media internazionale (17% contro 13%, 4 punti in più).
In Nord America e in America Centrale, gli intervistati sono più favorevoli alla regolamentazione (21% contro 15%, 6 punti in più).
IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI: ARCHITETTI E INGEGNERI IN PRIMA LINEA
I professionisti dell’edilizia sono considerati gli attori principali per promuovere la sostenibilità. Il 29% degli intervistati vede in architetti e ingegneri i protagonisti del cambiamento. Questa fiducia si riflette anche nei dati: l’85% dei professionisti intervistati afferma che una parte o la totalità della propria attività riguarda già l'edilizia sostenibile e il 92% prevede di ampliare ulteriormente il proprio impegno nei prossimi cinque anni.
LA SOSTENIBILITÀ COME CRITERIO DI SELEZIONE
L'impegno per l'edilizia sostenibile è sempre più un fattore determinante nella scelta dei fornitori e dei partner commerciali. Il 62% dei professionisti considera la sostenibilità un elemento fondamentale nella selezione dei propri fornitori. Tuttavia, in Africa, dove la necessità di sviluppo è più forte, questa percentuale scende al 46%, evidenziando la necessità di maggiori interventi per sensibilizzare e incentivare le imprese del territorio.
SFIDE LOCALI: ADATTARE L’EDILIZIA SOSTENIBILE ALLE REALTÀ GEOGRAFICHE
L'indagine evidenzia come l'approccio all'edilizia sostenibile non possa essere uniforme, ma debba adattarsi ai contesti locali. Ad esempio, in Europa e negli Stati Uniti si pone l’accento sul rinnovo energetico degli edifici esistenti, mentre in Paesi emergenti come il Vietnam o il Messico la priorità resta la costruzione di nuovi edifici per rispondere alla crescita della popolazione. Questa diversità di esigenze richiede soluzioni mirate, che considerino le specificità economiche e culturali di ciascuna regione.
Va inoltre notato che lo studio mette in evidenza la parte strutturata del mercato, ma non gli insediamenti informali o l'autocostruzione, che sono molto diffusi in alcuni Paesi del Sud e più difficili da comprendere per i professionisti e i funzionari eletti.
IL FUTURO DELL'EDILIZIA SOSTENIBILE: INNOVAZIONE E BIOMATERIALI
Guardando al futuro, gli intervistati identificano tre azioni prioritarie per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile:
- Maggiore innovazione nel settore;
- Utilizzo di biomateriali;
- Trasparenza sulle prestazioni sostenibili degli edifici.
In particolare, la futura generazione di professionisti (gli studenti intervistati) si mostra molto sensibile a queste tematiche, con il 74% che ritiene fondamentale acquisire competenze specifiche in questo ambito per distinguersi nel mercato del lavoro.