Green Building

Kempegowda International Airport: il "terminal nel giardino"

Immaginato come un "terminal in un giardino", il progetto del nuovo T2, completato da un altrettanto inedito hub di transito e firmato Skidmore, Owings & Merrill, reinventa radicalmente l'esperienza aeroportuale creando uno spazio trasversale che enfatizza la cultura e il paesaggio naturale di Bengaluru con la complicità di un design sostenibile e lungimirante.

L'apertura del Terminal 2 dell'aeroporto internazionale di Kempegowda (BLR Airport), segna un momento di trasformazione per lo stato del Karnataka, nell'India meridionale. Situato a Bengaluru, una delle città più grandi del paese, il nuovo terminal progettato dallo studio statunitense Skidmore, Owings & Merrill (SOM), si estende su 255.000 metri quadrati e non solo contribuisce ad aumentare la capacità annuale dell'aeroporto, con un flusso di 25 milioni di passeggeri, bensì inaugura anche un'esperienza aeroportuale radicalmente innovativa: il nuovo hub di transito, unito a uno spazio all'aperto che funge sia da centro eventi che da area commerciale, reinterpreta il ruolo stesso che un aeroporto può svolgere in una città, anche grazie alla sua caratterizzazione fortemente green.

Attraversando l'ingresso e giungendo fino ai gate, il terminal si presenta infatti come un luogo a misura d’uomo e profondamente legato alla natura, al cui interno ed esterno sono dislocati veri e propri giardini accompagnati da materiali naturali.

Rivestito in mattoni, bambù ingegnerizzato e vetro, il terminal è costituito nello specifico da una serie di edifici interconnessi, circondati da un’area outdoor paesaggistica progettata in collaborazione con Grant Associates e i designer Abu Jani/Sandeep Khosla. Questo "terminal nel giardino" evoca e si allinea con l'immagine stessa di Bengaluru, conosciuta come “garden city” indiana. Per i viaggiatori in arrivo, il paesaggio verdeggiante ben introduce dunque il ricco scenario del Karnataka, mentre per i passeggeri in partenza permane come coerente ricordo della città. Grazie a questo collegamento con la natura, il progetto ripensa così il linguaggio architettonico omogeneo di molti aeroporti nel mondo.

LAYOUT E GREEN DESIGN

La struttura che ospita gli 11 gate è separata dal complesso principale, dove si trovano gli arrivi, le strutture per il check-in, i controlli di sicurezza, il ritiro bagagli e un padiglione commerciale. Questi due blocchi sono collegati da una vasta "cinta forestale" esterna, caratterizzata da una vegetazione rigogliosa, sentieri tortuosi su più livelli e padiglioni a due piani rivestiti in bambù, ispirati alle tradizionali tessiture di canna indiane. Una rete di ponti e passerelle esterne offre ai passeggeri in partenza uno spazio rilassante e riflessivo, lontano dal tipico trambusto di un aeroporto internazionale.

Una varietà di piante sospese e lucernari che filtrano la luce attraverso delicati reticoli di bambù, rendono questi spazi sensoriali e suggestivi. Il layout è di forma ortogonale, che si distingue dalla comune struttura a tetto curvo degli aeroporti, con lunghe gronde che ombreggiano i cordoli e si estendono con eleganza all'interno del terminal. Le colonne dell'edificio sono composte da quattro elementi in acciaio rivestiti in bambù, che veicolano il motivo del reticolo fino al pavimento, aumentando il senso di luce e di apertura all'interno dello spazio. Gli arredi, rivestiti in rattan intrecciato tradizionale, insieme al granito marrone avorio di provenienza locale, conferiscono al terminal un'atmosfera calda e accogliente, spesso assente nelle grandi infrastrutture pubbliche. Nella parte commerciale del complesso, cascate ispirate ai corsi d'acqua del Karnataka diventano punti focali distintivi, migliorando al contempo la temperatura interna.

LEGGEREZZA, EFFICIENZA E OTTIMIZZAZIONE

Il Terminal 2 è stato progettato con due obiettivi principali: raggiungere la sostenibilità attraverso l'efficienza strutturale e l'economia attraverso la modularità. Il risultato ottenuto vede ad esempio protagonista uno dei tetti più leggeri al mondo, a parità di entità, realizzato interamente con materiali prodotti localmente e costruito con tecnologie di costruzione del posto. Il tetto sopra le aree check-in e vendita al dettaglio è sostenuto da telai in acciaio a lunga campata, con colonne in acciaio distanziate di 18 metri, rivestite in bambù e collegate tra loro.

Considerata poi la costante evoluzione del settore dell'aviazione, la coerenza della griglia di colonne garantirà la massima flessibilità per adattarsi a future modifiche.

Il sistema strutturale delle aree dei gate utilizza capriate a lunga campata, che mantengono liberi i passaggi pedonali e le linee visive, spostando le colonne lungo i bordi. L'edificio principale è costruito su una griglia uniforme di telai in cemento armato, con spazi più ampi e privi di colonne nelle sale ritiro bagagli e arrivi, migliorando la funzionalità nelle aree con maggiore traffico pedonale. In tutto il terminal, il design strutturale è stato concepito per integrare lucernari, fioriere sospese e un paesaggio a più livelli, sia all'interno che all'esterno.

Per quanto riguarda la parte anteriore del Terminal 2, un nuovo hub di transito multimodale di 123.000 metri quadrati funge da fulcro per l'intero aeroporto. Questo spazio a forma di "T" su due livelli, dotato di parcheggi, servizio taxi, aree di ride sharing e una stazione della metropolitana e degli autobus al piano inferiore, è situato nel cuore dell'aeroporto. Con il Terminal 2 a est, il Terminal 1 a nord-ovest e l'hotel dell'aeroporto a sud-est, questa area si presenta come nodo centrale che collega tutte le strutture dell'aeroporto, rendendolo completamente percorribile a piedi grazie a ponti pedonali sopraelevati.

Oltre a unificare l'aeroporto BLR e a integrarlo nell'infrastruttura di Bengaluru, il nuovo hub introduce anche un inedito e multifunzionale tipo di spazio per un aeroporto, a immagine e somiglianza di un "villaggio" dove residenti e viaggiatori possono trascorrere del tempo. L'aspetto e l'atmosfera dello spazio riflettono l'essenza del Terminal 2, con una copertura traslucida ad alte prestazioni in acciaio leggero, sormontata da un lucernario in vetro e acciaio sopra l'ingresso della stazione della metropolitana. I giardini del terminal si estendono fino all'hub e ai terreni circostanti. Due lagune situate sul lato sud dell'hub sono pensate per riciclare l'acqua piovana dell'aeroporto, definendo al tempo stesso un clima piacevole e distensivo.

ECOLOGIA E SALUBRITÀ

Sostenibilità e benessere sono stati per SOM fattori centrali in ogni fase della progettazione. Il Terminal 2 è stato riconosciuto come il più grande terminal al mondo ad aver ricevuto la pre-certificazione LEED Platinum da USGBC (US Green Building Council), prima dell'inizio delle operazioni. Ha inoltre ottenuto la certificazione Platinum dall'IGBC (Indian Green Building Council) per il suo design e architettura sostenibili. Le ampie aree esterne dell'edificio sono state progettate con l'obiettivo di massimizzare la salubrità, una scelta lungimirante già prima della pandemia di Covid-19 e oggi ancora più evidente. Il terminal integra infine numerose innovazioni sostenibili, tra cui ampie schermature solari, sistemi di costruzione intelligenti e materiali riciclabili. È completamente alimentato da energie rinnovabili, catturando, trattando e riutilizzando l'acqua piovana raccolta in tutto l'aeroporto, mentre le piantagioni interne e i giardini esterni richiedono solo l'acqua recuperata in loco. In prospettiva, il nuovo hub di transito contribuirà a ridurre il traffico e l'inquinamento, mentre la flessibilità dei gate renderà il terminal resiliente e capace di adattarsi all'evoluzione del settore aereo.

Ph. Ar. Ekansh Goel © Studio Recall

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