Bianco Statuario Venato nella vip lounge dell'aeroporto Yuri Gagarin
Vox Architects, prestigioso studio russo, realizza una sala d’attesa ispirata all’avventura spaziale umana nell’aeroporto di Saratov che prende il nome dal primo uomo che ha viaggiato nello spazio. Il progetto riproduce nel design di interni l’estetica di basi e navi spaziali così come è stata definita nel nostro immaginario dalla cultura contemporanea. Toni bianchi, azzurri e blu come il cielo in un progetto di interni che si appoggia alle finiture di Laminam per le pavimentazioni e il rivestimento di una parete.
È l’avventura umana nello spazio a ispirare la vip lounge di 1.044 mq del nuovo aeroporto internazionale di Saratov realizzata da Vox Architects, un progetto portato a compimento nel 2019 in cui sono state utilizzate per i pavimenti e parte dei rivestimenti (in una logica di total look) le finiture I Naturali - Bianco Statuario Venato (nello spessore 5+) prodotte e commercializzate da Laminam Rus, la filiale di Laminam in Russia.
Non poteva essere altrimenti il mood degli ambienti che costituiscono la sala d’aspetto vip dei viaggiatori in partenza o in transito: l'aeroporto infatti, con una superficie totale di oltre 23.000 mq, è intitolato a Yuri Gagarin, il primo uomo nella storia dell'umanità che ha volato nello spazio il 12 aprile del 1961.
“Il cosmo e la sua esplorazione – spiegano gli architetti Boris Voskoboynikov e Maria Akhremenkova, fondatori di Vox Architects – sono stati il nostro riferimento nel concepire l'immagine architettonica del progetto. Il tema dello spazio è perciò presente sia metaforicamente che concretamente.”
Il disegno architettonico, dal punto di vista concettuale, è stato strutturato sia per rappresentare i viaggi interplanetari sia per riprodurre la luminosità del cielo e del cosmo. “Un risultato che è stato perseguito attraverso una precisa scelta di illuminazione degli spazi e una selezione di materiali e colori particolarmente funzionali – precisano - a riprodurre anche solo su un piano simbolico le conquiste sci-tech raggiunte dall’industria e ricerca aerospaziale.”
“Il progetto illuminotecnico – spiegano ancora Boris Voskoboynikov e Maria Akhremenkova - cerca di suscitare l’inquietudine che provoca nell’uomo lo spazio profondo così pieno di segni enigmatici e permeato di brillanti raggi di luce”. La soluzione coloristica di oggetti, pareti e pavimenti si basa su una combinazione di celeste e di bianco con varie sfumature di blu. Gli ambienti, cromaticamente così definiti, sembrano riprodurre una base aerospaziale sulla terra o, in un futuro non così lontano, su un altro pianeta così come è suggerita dall’immaginario della fantascienza.
“Nello stesso tempo – sottolineano - gli spazi sono pervasi da un’atmosfera eterea che ricorda le nuvole stagliate in un cielo azzurro mentre sono solcate da un razzo sparato nella mesosfera”. La suggestione estetica ha anche un altro obiettivo: “indurre nelle persone le emozioni di svolta, miracolo, superiorità che il primo viaggio nello spazio ha suscitato nelle persone dell’epoca.”
Agli aspetti emozionali Vox Architects ha aggiunto anche dei segni concreti e celebrativi dell’avventura nello spazio “con un ritratto in rilievo di Gagarin per omaggiarne la figura e la riproduzione di una capsula di rientro degli astronauti sulla terra concepita come stanza dei giochi per i bambini in viaggio con i familiari.”
I due livelli della sala VIP sono collegati tra loro da un atrio con una facciata in vetro che dà sull’esterno, un ascensore al centro e una scala galleggiante circolare, “una complessa struttura architettonica che si staglia nello spazio come una colonna luminosa verticale.”
Al piano terra si trovano una reception e una porta d'imbarco, spazi pubblici aperti, un ristorante, un bar, saloni pubblici separati, una sala giochi. Al secondo piano gli spazi sono più appartati, essendo stati strutturali come singole capsule di lavoro semiaperte. Completano l’elenco dei vani a disposizione dei viaggiatori una sala conferenze con angolo cottura, un salotto ufficio e vari salotti privati.
“Grazie all'organizzazione della lounge su due livelli – concludono Boris Voskoboynikov e Maria Akhremenkova - è stato possibile disperdere il flusso di traffico passeggeri in base alle proprie esigenze mentre stazionano nella vip lounge e utilizzare al massimo il potenziale dello spazio con finalità diverse.”
Laminam ha supportato l’intero progetto mettendo a disposizione di Vox Architects tutto il know how degli ingegneri dell’azienda in una logica di affiancamento costante ad architetti e costruttori in fase di realizzazione, uno dei caratteri distintivi esportati anche all’estero dalla multinazionale italiana che ha ormai numerose filiali e partner sparsi per il mondo.
*Materiali Laminam utilizzati: I Naturali - Bianco Statuario Venato 5+
Photography by Sergey Ananiev