A Brescia, uno chalet con legno "all over"
Uno chalet in mezzo ai monti si veste di legno da cima a fondo per offrire agli abitanti spazi domestici riconcilianti, in costante contatto con gli elementi naturali.
Lungo il percorso di riconciliazione tra struttura, uomo e natura, si tende spesso a concentrare l’attenzione sugli sforzi globali per la conservazione ambientale dimenticando che una parte significativa di questo processo avviene proprio attraverso i luoghi più intimi e quotidiani: gli spazi domestici. Questi possono diventare un terreno fertile per l’implementazione di un rapporto più armonioso con il mondo circostante; così, la loro trasformazione in “oasi” sostenibili non solo può ridurre l'impatto ecologico del costruito ma anche nutrire la connessione profonda tra gli individui e l’ecosistema, promuovendo una variazione positiva nella percezione e nell'azione nei confronti dell'ambiente stesso. In questa prospettiva, l’utilizzo di materiali naturali negli interni più vissuti e il contatto costante con essi rappresentano i catalizzatori di un vero e proprio cambio di paradigma. Questa consapevolezza è alla base dei progetti di ristrutturazione domestica più attenti e all’avanguardia, come questa casa riconvertita in chalet in legno all over, situata nel circondario bresciano.
L'origine della parola "chalet" si trova nel termine latino "casa", che significa luogo riparato. Chi non sogna un rifugio ben protetto in un contesto paesaggistico come quello montano? Caratterizzata dalla tranquillità, dal profumo del legno, dall'artigianato e da un interno emozionante disegnato ad hoc, questa abitazione si fa dunque portavoce di un’architettura a misura d’uomo, rispettosa, accogliente e naturale.
Da molti anni la famiglia di proprietari, originaria di Bergamo, pensava di acquistare una piccola casa nella vicina Ponte di Legno, per potersi ritemprare nei fine settimana in un rifugio di pace tra le vicine montagne e godersi il tempo libero con figli e nipoti. La scelta è ricaduta su un edificio abitativo da ristrutturare, per renderlo un buen retiro tra i monti, in grado di offrire spazio a tutti i parenti, contemplando perciò un ampio e confortevole soggiorno comune e un numero sufficiente di posti letto.
I lavori di rinnovamento hanno visto il coinvolgimento di un imprenditore edile locale e della manifattura altoatesina Zitturi, un tempo falegnameria classica ma da una decina d’anni specializzata nella progettazione di elementi custom per interni di alta qualità.
La casa è stata arredata, pavimento in larice compreso, con materiali autentici come il legno di abete rosso antico e massiccio, pietra naturale e tessuti in loden, declinati sapientemente in pezzi su misura dal design contemporaneo.
Tra le peculiarità della casa, tuttavia, emerge in particolar modo lo straordinario profumo di abete rosso: un elemento dal forte potere evocativo che concorre all’aumento del comfort abitativo e del relax indoor. Una volta varcata la soglia dello chalet e chiusa alle proprie spalle l’imponente porta di legno, gli abitanti possono così esperire la sensorialità dell’essenza lignea, avvolti dalla fragranza dell’abete, preziosa alleata per creare un ambiente domestico riposante e ricostituente.