Architettura e design

Casa Di Langa: nuovo resort di lusso sostenibile nelle Langhe

Casa Di Langa, il nuovo resort di lusso sostenibile, aprirà in primavera 2021 nel cuore delle Langhe. GaS Studio con Parisotto + Formenton Architetti è il team milanese incaricato del progetto architettonico e degli interni. Affacciato su oltre 40 ettari coltivati a vigneti sui pendii di dolci colline, il boutique hotel è dotato di 39 camere e suite, e unisce un design che si ispira alla tradizione piemontese con progettazione sostenibile ed esperienze ideate su misura per un soggiorno di lusso autentico.

La proprietà appartiene al Gruppo Krause, società americana guidata dal Presidente e CEO Kyle J. Krause, di origine italiana, il quale nutre una passione per l’Italia e il design Made in Italy profonda quanto le sue radici. La scelta di affidare il progetto architettonico ad un team italiano è il primo indicatore della volontà di dar vita ad un nuovo hotel di alta gamma, dove lusso è sinonimo di design ricettivo autentico, nel rispetto del territorio.

Recupero e riutilizzo virtuoso di un edificio preesistente

Il progetto ha riutilizzato e riqualificato una preesistenza immersa in una vasta tenuta estesa su colli con manto boschivo e coltivazioni a vigneto. Il progetto attuale è partito dal riuso dell’impianto strutturale originale, realizzato nella prima decade del 2000 e mai portato a compimento, trasformandolo radicalmente per razionalizzare percorsi, affacci e volumetrie, con l’obiettivo di riqualificare l’architettura dal punto di vista estetico, funzionale e della sostenibilità ambientale.

Il fil rouge dell’intero intervento è il rispetto del territorio, che può essere seguito attraverso una lettura trasversale a tutte le scale del progetto, da quella paesaggistica fino alla cura dei singoli complementi ed accessori, selezionati ad hoc.

Dal punto di vista architettonico, il nuovo corpo di fabbrica si inserisce su un pendio collinare e si articola in tre ali principali con forma a C, attorno ad un cortile centrale, concepito come un giardino digradante verso valle, con una serie di ampie terrazze. I portici, i ballatoi esterni, protetti da filtri in mattoni, i tetti in coppi di laterizio, richiamano la tradizione delle architetture rurali e vernacolari locali, interpretata attraverso un approccio contemporaneo.

Il concept cromo-materico riveste grande importanza nel progetto e parte da uno studio delle cromie prevalenti nell’Alta Langa, nel paesaggio attraverso le stagioni, nelle architetture tradizionali locali, nei materiali presenti nella zona. Laterizi, pietre, intonaci, pavimenti e tessuti sono stati scelti per declinare i colori organici delle terre, dei manti arborei e dei contrappunti cromatici del foliage prima e dopo la vendemmia.

Tutto rimanda alla natura e all’architettura vernacolare: i materiali, le tattilità ruvide e imperfette delle superfici, la forte dominante dell’elemento verde vivo e mutevole in cui il complesso ricettivo è immerso e compenetrato fino al suo interno. E infine, la grande corte centrale che incornicia il panorama, nato in stretto dialogo con il paesaggio circostante, anch’esso sapientemente forgiato dall’uomo. Dal punto di vista cromatico, mentre negli esterni domina il timbro rosso dei muri, dei coppi tradizionali dei tetti a falda, delle trame permeabili delle mandorlate in mattoni; negli interni, la pietra, gli intonaci naturali e materici, il legno di rovere e le travi delle capriate a vista, contribuiscono a restituire un’atmosfera calda ed accogliente, sia nelle stanze private come nelle aree comuni a disposizione degli ospiti.

Il valore aggiunto del progetto nel contesto dell’ospitalità post-Covid 19

Il resort si colloca in un contesto naturale ed agricolo, lontano da centri urbani, immerso nel silenzio e nella natura. Si presenta come location perfetta per offrire quiete e privacy, per diventare un luogo-rifugio del cuore. Il manufatto architettonico ha una particolare conformazione articolata sul dislivello ed estroversa: affacciata da un lato in direzione delle colline circostanti, dall’altro verso la corte verde a terrazze, è un’architettura integrata completamente nel contesto naturale di cui offre all’ospite molteplici opportunità di godimento. Gli spazi comuni chiusi sono pochi, ampi e tutti in relazione con corrispettivi spazi esterni: come la lobby, che raddoppia la sua area nella lounge sotto il porticato esterno o il ristorante connesso con il grande dehor.

Tutti i percorsi verso le camere sono in ballatoio aperto ed aerato grazie alle mandorlate a mattoni. Tutte le stanze e le suite hanno generose logge e terrazze da cui godere del panorama e protette le une dalle altre per offrire grande privacy, quiete e sicurezza. I progetti ricettivo ed architettonico sono stati concepiti fin dall’inizio nell’ottica di creare una tipologia nuova di offerta, dove la privacy, il riposo e il contatto con la natura fossero il valore aggiunto principale del soggiorno dell’ospite. Nel prosieguo dei lavori in tempo di Covid queste scelte sono state fortemente confermate e all’apertura nella primavera 2021 Casa di Langa si presenterà come una destinazione ideale da vivere in sicurezza.

 

photo © GaS Studio P+F Architetti

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