The Chapel: da monastero a casa in resina

Microtopping Ideal work a pavimento in un progetto che rappresenta un’opera di trasformazione tra futurismo e antiche origini. È questa la visione dell’architetto d'interni belga Britt Van Namen che ha trasformato un antico monastero in “casa”.

L’idea progettuale ha voluto mantenere l’integrità degli elementi distintivi dell'edificio storico come le vetrate colorate, i soffitti alti e gli archi in pietra. Tutte queste parti sono state accuratamente lasciate integre dopo un attento restauro.

A tali elementi sacrali, l’architetto ha accostato con intelligenza caratteristiche architettoniche moderne tendenti ad avvicinare l’edificio, permeato da un’aura fortemente spirituale, alla misura dell’uomo e del suo concreto vivere.

Le finiture neutre, le linee morbide in particolare della scala che sale fluida fino al piano mezzanino e l’assenza di interruzioni a pavimento sono accorgimenti che riescono ad addolcire l’ambiente nel suo complesso, scomponendone l’austerità e restituendo alle diverse zone ottimo comfort e perfetta vivibilità.

Una parete di vetro convoglia la luce all’interno dell’opera, una nuance neutra alle restanti pareti unifica e riscalda l'ambiente. Proprio per generare questo effetto di continuum e fluidità è stato scelto Microtopping® di Ideal Work, perfetto per la realizzazione della superficie continua fortemente voluta dallo studio di progettazione.

Microtopping® è la soluzione capace di inserirsi con armonia in ogni spazio ed accostarsi ad ogni materiale con continuità. In soli 3 millimetri di spessore, il microcemento di Ideal Work permette di rinnovare superfici esistenti su differenti supporti (calcestruzzo, autolivellante, ceramica, legno..) senza necessità di rimuoverle. Non va dimenticato che Microtopping® è resistente alla penetrazione dell’acqua e agli agenti chimici, ed è inoltre pratico e veloce da pulire.

Per un progetto in cui austerità e intimità sono state sapientemente accostate, la soluzione Microtopping® ha fatto da vero e proprio trait d’union, garantendo il vantaggio di una superficie materica equilibrata, capace di accompagnare il design dell’ambiente senza imposizioni, ma con raffinata eleganza.

La continuità è proprio la chiave di lettura di questo progetto, sia nei materiali che nelle soluzioni architettoniche e d’arredo.

La cucina ad esempio si estende per quasi tutta la lunghezza della cappella, fondendosi con il soggiorno. Gli elettrodomestici e gli armadi della cucina sono integrati, consentendo così una vista rigorosamente minimalista e senza ingombri. La zona giorno è austera: un tavolo da pranzo ovale scuro, un divano semicircolare, un fuoco incassato in vetro e una TV nascosta da grandi porte scorrevoli in legno.

Al piano terra si trova anche la master suite, completa di vetrate originali della chiesa. Le forme giocano un ruolo importante in questo rinnovamento totale. Porte ad arco, spigoli arrotondati, scala a spirale. Anche il soffitto ribassato della master suite si sviluppa in un arco. L'illuminazione indiretta, realizzata con linee LED nascoste, sottolinea tutte queste sagomature, mentre i faretti sulle finestre della chiesa esaltano gli accenti colorati dei disegni.

Un’opera unica, esclusiva, dove la scelta delle giuste soluzioni ha permesso di raggiungere il risultato voluto senza compromessi.

Interior design: Britt Van Namen
Ph: Cafeine
Prodotto Ideal work: Microtopping a pavimento

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