ISMO, Parigi: un esempio di "urban-meets-rural"
L’Istituto di Scienze Molecolari d’Orsay (ISMO) si è recentemente trasferito nei nuovi spazi progettati da KAAN Architecten. L’edificio si adagia sul Plateau de Saclay, 20 chilometri a sud-ovest di Parigi. Nato nel 2010 dall’unione di tre laboratori di ricerca, l’istituto votato alla fisica molecolare e alla chimica fisica si trova sotto la supervisione di Université Paris-Sud e CNRS, e vanta uno staff di 170 collaboratori. ISMO si fonde con il Centre de Physique Matière et Rayonnement, accogliendo al suo interno numerosi laboratori di fisica, un edificio per l’istruzione e un centro di accoglienza per ricercatori internazionali.
L’edificio monumentale di forma rettangolare di 10.000 metri quadrati rappresenta un elemento significativo in quest’area di sviluppo architettonico fuori dal comune.
Un principio fondamentale ha guidato lo studio olandese: permettere allo staff di ISMO di vivere il tragitto verso e attraverso l’edificio come fosse una camminata nel parco e nella foresta secolare circostante. Di fatti, il progetto rispecchia un modello esemplare di configurazione “urban-meets-rural”, con la struttura in cemento che emerge dalla foresta su un paesaggio di dolci colline. Un’ampia scalinata e una rampa si snodano da Rue André Rivière verso un piazzale. Entrambe rivestite da piastrelle di cemento, conferiscono all’insieme l’allure di un palazzo italiano.
Dal punto di vista architettonico, nell’edificio si intrecciano due anime contrapposte che compongono un’unica identità. Da una parte c’è l’area votata alla ricerca che ospita laser, spettrometri e altri strumenti scientifici d’avanguardia, dall’altra gli eleganti e tranquilli uffici e le meeting room, disegnate per favorire la concentrazione e creare le condizioni ideali di lavoro. Mentre i laboratori, che mal tollerano la luce diretta, sono situati lungo il lato nord dell’edificio dietro un’elegante facciata continua, la facciata orientata a sud ospita gli uffici, dove massicci piloni e architravi in cemento formano una griglia rettangolare.
Questa è caratterizzata da inserti vetrati, simili a nicchie, arretrati di 80 centimetri rispetto alla linea di facciata. Le ampie vetrate a tutt’altezza offrono viste mozzafiato sul contesto naturale. Situata al centro di questa facciata, l’entrata è marcata da una deviazione del pattern e da un accesso vetrato, che con leggerezza si estende verso l’esterno.
©Fernando-Guerra-FG+SG ©Sebastian-van-Damme
Entrando nell’edificio, uno spazio bianco e luminoso che si estende da cielo a terra si rivela al visitatore. La luce diurna inonda l’atrio grazie alla facciata e a un generoso lucernario. Qui si trovano la reception, la caffetteria e un’ampia scalinata di accesso ai laboratori e all’area di parcheggio. Sulla destra, una libreria a muro copre due piani, connessi da una scala a spirale in ferro. Guardando verso l’altro, balconi rettangolari si proiettano nello spazio come perfette scenografie dedicate alla conversazione e allo scambio di idee. La perfetta combinazione di luce naturale, spazialità e linee visuali crea un superbo effetto spaziale.
Negli uffici, a tutti i piani, i corridoi si diramano lungo le facciate, mentre le postazioni di lavoro, situate verso l’interno, affacciano su due grandi corti che donano luce naturale e sono state disegnate ad-hoc per consentire un maggior grado di privacy.
Oltre ai laboratori di ricerca e analisi di dati scientifici, ISMO ospita le attività accademiche in un auditorium sospeso sopra l’atrio, tra il terzo e il quarto piano. L’inclinata sottostante l’area delle sedute dialoga con il lucernario, riflettendone e amplificandone la luce. Al suo interno, l’auditorium è finemente rivestito con un caldo legno di quercia.
L’uniformità dell’edificio è garantita dal trattamento della facciata. I rettangoli e le consistenti rientranze del fronte principale si estendono fino agli angoli dell’edificio, piegandosi verso le facciate adiacenti. Questa strategia inclusiva si riflette in tutti gli elementi complementari e nelle attività che si svolgono simultaneamente all’interno dell’Istituto.