Architettura e design

Nomade firma la nuova sede di BENDING SPOONS a Milano

Nomade Architettura si è occupata della progettazione della nuova sede di BENDING SPOONS, una delle maggiori tech company in Europa, nel cuore di Milano, a pochi passi da Corso Como e stazione Garibaldi.

Il progetto è nato dal dialogo aperto e di grande collaborazione tra l’azienda e lo studio di architettura, ed è la trasposizione della grande cura che l’azienda ha nei confronti del team, gli Spooner, che sono stati l’elemento focus intorno al quale tutte le scelte estetiche e funzionali sono state prese

Gli uffici si sviluppano su tre piani, di circa 1000 mq ciascuno. Il primo ed il secondo piano sono prettamente dedicati alle postazioni lavorative ( open space, sale riunioni e focus room individuali). Su questi piani si trovano anche aree relax e spazi per l’allattamento. Il terzo piano è uno spazio multifunzione, dedicato alla mensa, alla sala giochi ed al bar.

Il progetto di fit out nasce dalla necessità di inserire un numero piuttosto elevato di meeting room/spazi privati in un ambiente che era originariamente pensato come open space, attività che ha creato alcune sfide ed opportunità progettuali. A livello di layout si è deciso di sfruttare gli ambienti perimetrali, circondati da vetrate a tutta altezza, per le attività di lavoro open space o di lavoro in gruppo (andando a posizionare le cosiddette silent room), utilizzando invece la parte centrale della pianta per gli ambienti più chiusi e raccolti che ospitano le attività di lavoro individuale.

Il progetto vuole essere l’evoluzione degli uffici precedenti (che si trovano a pochissimi metri, in Corso Como); si è optato per un’estetica che risuonasse con gli Spooner: l’attenzione alla natura, l’amore per le linee ed il design nordico (proprio in Danimarca i fondatori di Bending Spoons si conobbero una decina di anni fa); così gli uffici si caratterizzano per l’ampio uso del legno, declinato in tutte le dimensioni e l’introduzione di importanti accenti verdi (già presenti nella precedente sede) che si insinuano e sembrano voler spaccare il rigore formale degli ambienti, andando a rivestire soffitti, pareti e angoli.

La linea curva è una costante nella definizione degli spazi, la si trova in pianta a sottolineare la fluidità dei movimenti, la si trova sui prospetti delle pareti, a riecheggiare la sinuosità del logo Bending Spoons. Il motivo a punti presente sui prospetti principali disegna per l’appunto il logo di Bending Spoons, unendo così i due piani di uffici, in una sorta di metafora degli Spooner, individui, unici, che sono parte di un disegno più ampio, che si compone nella sua completezza grazie ad ognuno di essi. Se l’aspetto degli uffici è piuttosto uniforme a livello di segni grafici e materiale all’esterno degli ambienti, l’opposto accade invece all’interno di questi. L’intenzione era quella di creare una varietà di situazioni lavorative che potessero rispondere ai diversi desideri ed abitudini degli Spooner, affinchè ognuno potesse trovare la sua dimensione, flessibilità e funzionalità prima di tutto.

Così sono state create stanze a tema, che riflettono ambienti più o meno naturali: dalla stanza Water, alla Electric City, dalla Metal alla Cloud, ambienti con caratteri molto diversi, immersivi e stimolanti, che possano accoglie le più disparate esigenze di concentrazione. Lo stesso è stato fatto con le meeting room, alcune più rilassanti e semplici rivestite in verde, altre invece caratterizzate dall’utlilizzo di carte da parati che trattano elementi o scenari naturali in modo vario e mutevole.

Il terzo piano rompe completamente gli schemi rispetto agli altri. E’ un piano pensato per lo svago, per il gioco, e per gli eventi dal vivo. Qui si trova la mensa, con un’ampia cucina attrezzata con grande cura e funzionalità, oltre ad un’area giochi e un bar. Lo spazio dedicato ai tavoli è utilizzato anche come auditorium, per presentazioni e confronti tra Spooner. Allo stesso piano troviamo un’activity room, stanza polifunzionale con anche un pianoforte a coda. L’elemento naturale è presente anche qui, con alberelli che si trovano su una panca sinuosa in legno che delinea il perimetro dello spazio.

Anche le scrivanie e i tavoli delle sale riunioni, progettati su misura secondo le esigenze ergonomiche e tecnologiche degli Spooner, meritano una menzione. La tecnologia non si percepisce, ma c’è, nascosta nei tavoli, consentendo ancora una volta la massima fruibilità degli strumenti di lavoro, con per esempio, carica cellulari integrati nel piano di lavoro, il tutto seguendo l’estetica del progetto.

Un progetto unico, stimolante, divertente, che vuole esser la risposta concreta nello spazio di una realtà Italiana all’avanguardia che, tra le altre cose, si caratterizza per la grande attenzione nei confronti dei sui collaboratori.

Ph. Simone Furiosi

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