Radisson Collection Hotel Palazzo Nani: tra storia e design
Il Radisson Collection Hotel Palazzo Nani si trova nel cuore del sestiere di Cannaregio, una zona particolarmente suggestiva di Venezia, un percorso fondamentale per l’impianto urbanistico della città fin dal Medioevo: il Canale di Cannaregio costituiva infatti l’ingresso alla città per coloro che vi giungevano da terra, da Padova o da Treviso, attraverso i percorsi lagunari. Ricca di ristorantini e di ‘bacari’, di negozi e boutique artigianali sorge non lontano dal Ghetto ebraico, con la quiete delle sue calli e la sua inconfondibile impronta architettonica.
L'edificio che ospita l'hotel è un palazzo storico signorile del Cinquecento appartenuto all’antica famiglia Nani, attiva nella vita politica, sociale e culturale della Serenissima. Nel corso degli anni, si sono succedute varie proprietà e il palazzo ha cambiato più volte destinazione d’uso - residenza privata, caserma Austriaca e, infine, scuola. Durante i lavori del cantiere sono stati rinvenuti oggetti e documenti che testimoniano le vite precedenti del palazzo, e tra questi, i reperti più interessanti, recuperati e opportunamente trattati, sono andati ad arricchire l’arredo delle sale e del giardino.
La facciata è scandita da un gioco di archi ed eleganti stemmi in pietra d’Istria che sembra siano dovuti all’intervento di Alessandro Vittoria, che ha contribuito a sottolineare e a valorizzare la preziosità del palazzo.
Brand prestigioso dell’ospitalità nel mondo, Radisson Group ha voluto trasformare questa dimora storica in un incantevole hotel di 52 camere e suites e 3 appartamenti privati, entrato a far parte della catena Radisson Collection, dove l’ospitalità trova la sua massima espressione nell’offerta di strutture iconiche, che riflettono il carattere del territorio e del luogo, coniugando le atmosfere di un soggiorno dal sapore ‘autentico’ con il comfort di un design di alto profilo.
Tra storia e attualità
Il progetto ha visto il coinvolgimento di Concreta, azienda specializzata nel contract d’alta gamma per alberghi, spazi commerciali e aree residenziali. La particolare natura di questo antico palazzo veneziano e la complessa logistica che richiede l’esecuzione di lavori in laguna, hanno rappresentato una sfida, affrontata e vinta attraverso il binomio ‘attenzione al dettaglio’ e ‘globalità nell’approccio’.
Per questo hotel, Concreta ha realizzato tutti gli spazi comuni su progetto dello Studio Marco Piva, che ha ideato un concept di arredo ‘box-in-the-box’ teso a mantenere intatta la forte identità storica del palazzo, arricchendola con un linguaggio di elegante contemporaneità.
Gli spazi sono ampi e luminosi, alcuni hanno l’affaccio sul Canale di Cannaregio e propongono tonalità cromatiche che richiamano le nuances dei soffitti affrescati, in combinazione con sedute dai colori intensi che rimandano alle espressioni e ai valori del territorio, alle cromie dell’acqua, ai riflessi del vetro, agli interni delle gondole.
La realizzazione delle aree comuni in questo progetto assume un significato del tutto particolare, in quanto l’hotel è stato concepito come un luogo di ospitalità non chiuso ed esclusivo ma, al contrario, aperto alla città e fruibile da parte di coloro che desiderano godere del Ristorante, dell’incantevole giardino ‘segreto’ - come lo sono molti dei giardini veneziani - e del relax del lounge bar e delle lobby.
Interni e materiali
In tutte le aree comuni del Radisson Collection Hotel Palazzo Nani si legge il segno di un equilibrio formale di decorativismo, per lasciare la vista libera di fruire di questi spazi e di raccogliere le suggestioni che provengono dalla città lagunare.
L’ingresso principale dell’hotel situato al piano terra accoglie la consolle-reception e dà accesso ai due ristoranti e al lounge bar/breakfast room.
Per il Private Restaurant è stata scelta una boiserie in vetro cannettato bianco latte per ritmare lo spazio fra le sedute, rivestimento impreziosito da una retroilluminazione integrata. Nel ristorante principale il focus point è costituito da uno scultoreo monolite-filtro, una grande panca in marmo con interno imbottito in un morbido velluto color ottanio. Un bancone bar curvilineo domina la scena e segue le isole a pavimento. Il rivestimento è un tappeto materico di marmo bianco Venezia e marmo Paradigma che lo contrasta in una tonalità più scura. La dominante cromatica degli spazi è il verde laguna declinato nelle sue varie sfumature.
Nel lounge bar - che è anche sala colazioni - si è optato per colori molto scuri che corrono da parete a soffitto per creare un’atmosfera immersiva, avvolgente e per enfatizzare preziosi elementi custom in metallo – come la bottigliera a parete - con una boiserie in legno scuro cannettato che dà ritmo alla parete, il cui motivo viene ripreso dal rigato dell’imbottito color rubino che ricorda l’interno di una barca.
Le due lobby nei ‘saloni nobili’ al piano B e C si caratterizzano per essere spazi elegantemente affrescati, con marmorini, muse dipinte negli ovali sopra le porte del salone del secondo piano, soffitti con Apollo, Venere e Cupido ed Orfeo in Olimpo.
Spazi che hanno richiesto particolare impegno per armonizzare l’intervento attuale con le esigenze di una dimora storica che esprime le sue bellezze e le sue fragilità. Così, al pavimento in seminato storico recuperato e ripulito, si è affiancato un arredo mobile custom-made disegnato dallo Studio Marco Piva, della medesima tipologia ma in colori diversi in dialogo con i cromatismi degli affreschi, con sedute lounge realizzate in collaborazione con Natuzzi, affiancati da tavolini, tavoli da lavoro e da meeting sempre su disegno dello Studio.
La palestra, situata al piano C, è ricavata in una sala affrescata ripulita con l’intervento di una società specializzata in restauro di opere d’arte la quale ha seguito il ripristino di tutti gli apparati decorativi del palazzo. La particolarità di questo spazio consiste nella presenza di grandi cilindri self-standing, alti quasi a soffitto, realizzati artigianalmente in metallo curvato da Concreta e completamente attrezzabili, con una parte alta con funzione decorativa e di separazione e una base con funzione cabinet per contenere asciugamani, prodotti, piccoli attrezzi e accessori e con una originale maglia in metallo pensata per separare mantenendo la leggerezza di una superficie forata attraversata dalla luce. In prospettiva l’area accoglierà anche una sauna.
Il progetto illuminotecnico comprende sia apparecchi custom e sia brandizzati. Le luci tecniche sono state realizzate ad hoc in collaborazione con Artemide e completate con grandi lampadari circolari e sculture luminose a LED di brand di primo piano come Italamp, Flos e Vibia. L’illuminazione decorativa è stata curata da Concreta. Spicca il grande lampadario formato da sfere di vetro opalino disegnato specificamente per questo progetto. L’effetto opalescenza attraversa come un fil-rouge le stanze e gli spazi comuni e sempre le luci rimandano alle trasparenze e ai riflessi del vetro, per sottolineare ancora una volta il legame forte con il territorio.
Anche i tessuti giocano un ruolo di primaria importanza. La declinazione degli elementi tessili e le scelte cromatiche stanno in relazione diretta con il comfort delle sedute e la resa scenografica del contesto. La maggior parte dei tessuti che vestono gli spazi dell’hotel sono di produzione Rubelli, storico e prestigioso brand veneziano. Di Rada Tessuti sono i brillanti velluti e di Besana Carpet Lab i colorati tappeti che dialogano con le textures dei pavimenti e regalano contrasto e movimento.