Architettura e design

San Martino: una residenza dallo spirito classico a Milano

La planimetria regolare, esposta su più fronti, di un importante appartamento di circa 250mq situato in un palazzo della borghesia anni 60 nel cuore di Milano, porta lo studio di architettura e general contractor Offstage a ragionare su piani differenti, riscontrando combinazioni diverse alle tante variabili che spazio ed esigenze della committenza hanno suggerito. In questo intervento, la practice fondata da Alessandro Colmanni e Cristian Minerva, misura il proprio approccio contemporaneo con l’atmosfera classica richiesta dai clienti, in un continuo gioco di rimandi e nel rispetto dell’identità del luogo.

La scelta definitiva è ricaduta sulla realizzazione di una nuova distribuzione divisa per macroaree interconnesse da un percorso interno a legarle senza soluzione di continuità. Il cuore dell’intervento è la suite padronale, un'ampia camera matrimoniale con area benessere e zona vestierie, in dialogo con la zona giorno e la zona notte tramite accessi che, quando lo si desira, consentono permeabilità alla vista. Il disimpegno che interconnette le varie aree diventa un elemento dal forte impatto espressivo, trattato con toni e finiture specifiche come il pavimento in grandi lastre di grès nero marquinia di Florim, gli specchi colorati alle pareti e le boiserie plissettate laccate su fondo di un blu a campione. Come abituale per Offstage, la falegnameria a disegno è spesso usata in sostituzione della muratura, diventando effettivo materiale da costruzione. Divisori e tamponamenti sono infatti costituiti in larga misura da telai in noce canaletto e vetro cannettato, oppure da pareti continue in MDF laccato e plissettato, con porte integrate a raso. Un sistema di libreria e contenimento a moduli con le medesime finiture determina la separazione e la costituzione di specifiche aree: ingresso, studio e zona tv. 

L’ampia cucina (Valcucine), disegnata a misura, si relaziona al living proprio tramite un diaframma realizzato con intelaiatura in legno e vetro e pannelli di accesso, scorrevoli, ai lati. Le stanze da bagno vantano declinazioni differenti in base alla tipologia. Se quello padronale è del tutto integrato alla master room, con doccia, lavabi e vasca a vista, i bagni dei ragazzi hanno un taglio più tradizionale, pur nella ricerca cromatica dei rivestimenti Cedit e degli altri elementi d’arredo. A sé resta il bagno di cortesia, un piccolo locale con pareti rivestite a specchio, il lavabo freestanding circolare di Antonio Lupi e un pannello in resina, opera d’artista, in continuità con l’atmosfera del disimpegno dell’area notte, elemento dal forte impatto scenico. L’illuminazione è pensata per fornire qualità e intensità di luce differente, in funzione delle aree e del momento della giornata. Faretti ad incasso, proiettori e linee led dialogano in costante contrappunto, consentendo la creazione di molteplici atmosfere. 

photo credit: Simone Furiosi

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