Silena: dove le Alpi incontrano l’Oriente
Da sempre l'architettura che attraversa la storia di più generazioni si arricchisce di un fascino unico. Ne è un esempio lo storico “Moarhof”, oggi conosciuto come Silena. Situato all’estremità della Valle di Valles, l’hotel ha appena inaugurato un nuovo capitolo della sua storia firmato noa*.
Già nel 2017 la famiglia proprietaria dell'Hotel Silena decise di apportare un cambiamento architettonico di grande impatto, motivato da una decisione audace e fuori dal comune. Quella del 2022 è la seconda trasformazione della casa ed è la prosecuzione del progetto iniziato cinque anni fa, realizzato sempre dallo studio noa*. La struttura si arricchisce di un nuovo ingresso, sei nuove suite e un’area benessere per adulti, portando così a compimento il concept iniziale.
È stato un lungo viaggio in Asia a far appassionare la committenza alla cultura e ai rituali dei paesi dell’Estremo Oriente, resi fin da subito elementi centrali del design e integrati nel concetto stesso d’hotel. Nella seconda fase di progetto le atmosfere classiche legate al mondo asiatico sono state utilizzate in modo ancora più marcato rispetto al primo intervento. L’intero concept d’interior, sia per ciò che riguarda i materiali che i colori, si rifà a questo immaginario.
L’ospite è invitato ad intraprendere un viaggio alla scoperta dell’Oriente fin dal suo arrivo in hotel, dove un portale in legno di nuova realizzazione marca l’ingresso. È realizzato secondo una tecnica asiatica che riprende la purezza della composizione tradizionale in legno, composta semplicemente da travetti orizzontali e verticali che non si interrompono nei giunti. Per conferire ancora più importanza all’accoglienza, le pareti nella zona dell’entrata sono state tinteggiate di nero con una tecnica a spatola ruvida con inserti minerali: l’ingresso si trasforma così in una sorta di tunnel ed intensifica il passaggio che segna l’inizio della vacanza.
PASSAGGIO AD ORIENTE
Particolare enfasi è stata posta al momento dell’arrivo: il visitatore è infatti accolto in un ambiente aperto, e lo sguardo è libero di spaziare lungo un asse che va dall’entrata a nord fino al giardino interno a sud. Questa atmosfera rilassata invita a riposarsi dal viaggio e bere qualcosa. La fontana in pietra, la nuova area camino e le confortevoli nicchie dove sedersi tolgono alla reception, posizionata volontariamente a lato, la rigidità del classico check-in. Le reminiscenze asiatiche sono discrete ma onnipresenti, e si ritrovano sotto forma di legno scuro abbinato ai toni del blu e del grigio, di delicati bonsai di pino in ciotole di ceramica, di massi verticali in pietra locale, di discrete luci a forma di lanterne. Un’intera parete è riservata alle ruote della preghiera tibetane, cilindri in legno che con il tocco dei passanti vengono fatti girare su sé stessi. Le linee chiare creano un’atmosfera armoniosa, e donano al tutto una particolare calma e profondità. Quasi come un’appendice in questo scenario si inserisce la classica stube tirolese, risalente ai tempi del Moarhof, di cui era il cuore pulsante. La sua storicità, lo stile rusticale e il legno antico vengono evidenziati ulteriormente dalla diretta prossimità con la nuova area bar, caratterizzata da pedane minimaliste per la cerimonia del tè.
“Stube e stanza del tè sono separate l'una dall'altra solo dal sottile telaio della porta: sembrano rendere visibile il passaggio tra le origini e il futuro di Silena.” - Christian Rottensteiner, architetto a capo del progetto.
TUTTO’UNO CON IL LUOGO
La quercia scura è materiale di riferimento e fil rouge in tutto l'edificio. Il paesaggio circostante della torbiera, che ha regalato il nome al maso originario (“Moar” in dialetto locale significa palude) penetra nell’edificio e riecheggia in colori e materiali. Tutti gli arredi di falegnameria sono stati realizzati in quercia, essenza utilizzata anche per i pavimenti delle sei nuove suite dell'hotel. Seppur appartenenti a tre categorie distinte, con dimensioni e arredi leggermente differenti fra loro, queste fanno capo a un disegno e un’idea di stanza comune. È evidente che in tutte le camere si stabilisce un forte radicamento a terra con le singole aree del letto, angolo meditazione e tavolo cerimoniale, riconoscibili come tali solo attraverso piccole situazioni di pedana. Questa disposizione si rifà alla tradizione giapponese di creare zone piccole e ben definite. Il tema della stanza asiatica continua sulle singole terrazze, concepite come stanze all’aperto: ogni suite dispone di un piccolo giardino dotato di vasca da bagno, aiuole e tende, che richiama elementi simbolici della cultura dell'Estremo Oriente.
"Tutto è a diretto contatto con il pavimento: il letto, la piattaforma per la cerimonia del tè, l'angolo della meditazione - c'è sempre una situazione di podio che sposta il baricentro di chi abita la stanza verso il basso. Così si rimane saldamente radicati a terra." - Christian Rottensteiner
CONFINI VOLUBILI
Le suite, che spaziano dai 30 ai 55 metri quadrati, sono caratterizzate da un affascinante gioco di luci e ombre, di visibilità e intimità. A questo contribuiscono in modo significativo i divisori in legno a motivi geometrici, che proseguono il vivace gioco di luce dei pannelli in alluminio della facciata. Interessante e a tratti illusoria è la separazione tra la zona notte e il bagno: ispirandosi alle classiche pareti in carta di riso giapponesi, noa* ha creato un divisorio composto in parte da moduli in vetro opaco, in parte in vetro semitrasparente, e in alcuni punti da moduli aperti, per mantenere una relazione tra gli spazi e far fluire l'ambiente. Sul piano lavabo due ciotole in ceramica dalla silhouette a tulipano si riflettono sul pannello di vetro e sulla sottostante carta da parati.
Mentre i lavabi si trovano nella parte più interna del bagno, la doccia è posizionata a contatto con la vetrata, prediligendo un rapporto diretto con l'esterno. La privacy è garantita dalla facciata continua dell'edificio, che trasforma lo spazio delle terrazze in uno spazio semi-protetto. L’ospite sperimenta una piacevole sensazione di sicurezza e allo stesso tempo una magica vista sul paesaggio circostante.
BENESSERE CERIMONIALE
Nella nuova area wellness all'ultimo piano, noa* ha progettato una zona di ritiro e benessere riservata agli adulti e ispirata alle sorgenti giapponesi “Onsen”. Qui trovano spazio un’area relax, delle docce per rituali tradizionali di purificazione e una piscina all'aperto con acqua a 40 gradi. Il disegno della vasca con gradonate in cemento nero a vista, reminiscente della pietra lavica, crea una forte messa in scena materica. L’acqua che scorre sul bordo a sfioro e si increspa sulla superficie ruvida del cemento crea dei riflessi inaspettati, e diventa parte di una cerimoniale meditativo onnipresente in Silena.
Fino a che punto ci si può spingere senza rompere con le vecchie tradizioni e al contempo introdurre nuovi impulsi in una storia in divenire? Con questo progetto, noa* ha risposto in modo non convenzionale. Le forme sono state riprese, la materialità è stata portata avanti, il nuovo è stato affiancato all'esistente. In un luogo tradizionalmente alpino trova spazio il mistico e il lontano: qui l’architettura racconta di due culture lontanissime che si incontrano in armonia e si arricchiscono l’un l’altra.