Spica, Milano: tra suggestioni asiatiche e design meneghino

Internazionalità, ricerca e convivialità a tavola: sono questi gli ingredienti di Spica, il nuovo ristorante inaugurato in via Melzo 9, nel cuore del quartiere milanese di Porta Venezia. Le due chef, l’indiana Ritu Dalmia - già a Milano con Cittamani, oltre che in India e UK con celebri ristoranti - e l’italiana Viviana Varese - stella Michelin con VIVA di Eataly -, condividono una passione per le cucine del Mondo.

Da qui nasce un locale che abbraccia la diversità, proponendo un percorso gastronomico attraverso quattro aree geografiche: sud est asiatico, sub continente indiano, Europa e America. Un viaggio che dalla cucina si riflette nel progetto di interior, firmato dallo studio Vudafieri-Saverino Partners, che ha disegnato uno spazio capace di sorprendere per l’inedito mix tra suggestioni delle culture asiatiche e omaggio ai maestri del design meneghino del XX secolo.

Richiamo all'Asia e alla sua spiritualità è il layout dello spazio, realizzato seguendo le regole della dottrina architettonica Vastu (“scienza della costruzione” in sanscrito). Una disciplina antichissima, nata in India oltre 5.000 anni fa, secondo cui la costruzione di abitazioni, villaggi e città dovrebbe tenere conto delle leggi e influenze della natura. Gli ambienti di Spica sono infatti disposti verso i punti cardinali raccomandati dal Vastu, così da creare degli spazi capaci di irradiare benessere e armonia.

Collocato in un edificio industriale con ampie vetrate su strada e sul cortile interno, il ristorante mantiene peraltro segni evidenti del passato, come il pavimento di seminato (integrato con cemento nelle parti mancanti) e un muro riportato al suo aspetto naturale che rende evidenti le stratificazioni del tempo. 

Nel video, il concept raccontato dallo studio di architettura:

I materiali:

  • Carta da parati: VESCOM personalizzata su disegno Vudafieri-Saverino Partners
  • Laminati: Arpa
  • Piastrelle: CE.SI

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