Architettura e design

“Un Fiore a San Servolo”: un nuovo anfiteatro firmato Mario Cucinella

Situata nel cuore della Laguna di Venezia, proprio di fronte a Piazza San Marco, l’Isola di San Servolo custodisce una storia secolare, fatta di trasformazioni e nuovi inizi. Un tempo convento, poi ospedale militare con annessa farmacia storica e successivamente manicomio, San Servolo ha attraversato i secoli adattandosi ai cambiamenti della società.

Situata nel cuore della Laguna di Venezia, proprio di fronte a Piazza San Marco, l’Isola di San Servolo custodisce una storia secolare, fatta di trasformazioni e nuovi inizi. Un tempo convento, poi ospedale militare con annessa farmacia storica e successivamente manicomio, San Servolo ha attraversato i secoli adattandosi ai cambiamenti della società.

Dagli anni 2000 l’isola ha intrapreso un nuovo percorso, diventando un vivace centro culturale e di ricerca, oltre che una prestigiosa sede congressuale. La Città metropolitana di Venezia, proprietaria dell’isola ha dato vita a una realtà imprenditoriale in house per valorizzare, tutelare e promuovere il suo patrimonio storico artistico. È con questo mandato che nasce San Servolo srl, società interamente partecipata dalla Città metropolitana, che nel corso degli anni ha operato con efficacia, raggiungendo gli obiettivi fissati dal Socio Unico.

Tra le iniziative più significative avviate nell’ambito di questo percorso, spicca VID Venice Innovation Design, evento ideato e promosso da San Servolo srl a partire dal 2018. Grazie a questa piattaforma, l’isola ha potuto beneficiare di numerosi interventi di riqualificazione in chiave di design sostenibile: dalla nuova reception alla Sala Auditorium, dalla caffetteria agli ambienti del Centro Soggiorno e Studi, fino alla realizzazione di nuove camere e altri spazi rinnovati con il contributo di importanti aziende partner.

Particolarmente rilevante è anche il progetto di efficientamento energetico: San Servolo è oggi sede di una delle prime installazioni fotovoltaiche nella città storica di Venezia, con strutture dotate di pannelli solari che coprono circa il 30% del fabbisogno energetico dell’isola, segnando un traguardo fondamentale nel percorso verso la sostenibilità.

In occasione della 5ª edizione di VID – Venice Innovation Design, svoltasi nell’ottobre 2024, l’architetto Mario Cucinella, fondatore di MCAMario Cucinella Architects, ha presentato una visione ambiziosa e poetica: la realizzazione di un anfiteatro sull’isola di San Servolo.

Il progettoUn Fiore a San Servolo si ispira alla forma di una corolla di fiore che sembra emergere naturalmente dal terreno. Si distingue per le sue linee fluide e organiche, pensate per aprire lo sguardo dello spettatore oltre la scena, verso la luce della laguna e l’Isola di San Lazzaro degli Armeni all’orizzonte.

Il cantiere di lavoro è in piena attività e a fianco del team di Cucinella, parte attiva del progetto è Erratic srl, una giovane e dinamica azienda di Valdagno, che ha fornito la stampante 3D e messo a disposizione il proprio know-how tecnico. Numerose sono le imprese a sostegno del progetto, che stanno mettendo a disposizione soluzioni, servizi e prodotti; tra queste si contano 7 Solution, Abet Laminati, Erre Costruzioni, Global Power Service, Infinityhub, Kubee e Pieces of Venice.

La data prevista per l’inaugurazione ufficiale è il 23 maggio, data non casuale: l’evento si inserisce all’interno di una speciale manifestazione organizzata in collaborazione con FederlegnoArredo, in programma sull’isola il 22, 23 e 24 maggio 2025, in concomitanza con la 19ª Mostra Internazionale di Architettura.

Il nuovo anfiteatro si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione dell’Isola di San Servolo, da anni punto di riferimento per la cultura, l’innovazione e la formazione internazionale. Ogni anno l’isola ospita oltre 100 eventi, molti dei quali di respiro internazionale e dedicati ai giovani e al loro futuro.

San Servolo è infatti sede della VIUVenice International University, che riunisce più di 20 università da tutto il mondo, della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, della Neuroscience School of Advanced Studies e, più recentemente, dell’Oceanographic Center in Venice, promosso dall’UNESCO.

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