Il lato "Frescopunk" delle piastrelle ceramiche

di Sabrina Tassini

Dall’intuizione di un piccolo ma motivato team di eclettici professionisti armati di portatili e di una forte spinta verso l’innovazione, a fine 2019 nasce Frescopunk, un nuovo brand ceramico fortemente intenzionato a farsi largo sul mercato con prodotti dall’impronta stilistica audace. Dietro alle creazioni in gres porcellanato dell’azienda, tre menti creative sino ad allora estranee al mondo delle superfici da rivestimento e provenienti dal settore pubblicitario e architettonico, pronte a riscrivere le regole della ceramica con un approccio “rock” fuori dagli schemi. L’accattivante storytelling proposto da Frescopunk prosegue così a colpi di idee grafiche originali, una strategia di distribuzione prettamente digital-oriented e una vigorosa identità di brand.

Per approfondire la filosofia e gli obiettivi dell’azienda abbiamo parlato con il CEO e fondatore Stephan Siegwart.

 

Tile Italia: Come è iniziata di preciso l’avventura di Frescopunk?

Stephan Siegwart: Da alcuni anni faccio investimenti nel settore immobiliare e nel corso della ristrutturazione di una casa plurifamiliare mi sono imbattuto in un’interessante rivisitazione delle tradizionali cementine, una tipologia di prodotto oggi tornata particolarmente in auge. Sono stato subito conquistato dai loro colori vividi e dal loro look trendy, rendendomi così conto del grande potenziale espressivo delle ceramiche artistiche e con pattern visivamente intriganti. Da questa constatazione è sorto il desiderio di realizzare prodotti coraggiosi che unissero sul materiale ceramico un segno grafico deciso e colori frizzanti, in grado di conferire un carattere unico agli spazi in cui sarebbero stati inseriti.

Tile Italia: Quali erano i presupposti alla base di questa idea?

Stephan Siegwart: Un conto è sviluppare un design concept convincente, tutt’altro è trasporlo concretamente in un prodotto con caratteristiche tecniche qualitativamente all’altezza degli attuali standard del comparto. In questo senso, il gres porcellanato ci ha conquistati sin da subito per le innumerevoli prerogative che possiede e per le possibilità tecnologiche che offre in termini di grafica grazie ad una stampa digitale sempre più sofisticata.

Tile Italia: Ci racconti meglio in cosa consistono le vostre creazioni ceramiche…

S. Siegwart: La proposta Frescopunk si declina in due gamme differenti e indipendenti che tuttavia possono trovare un punto di unione nei progetti creativi più attenti, esprimendo al meglio l’anima multiforme del nostro marchio.  

La prima di queste due direttrici progettuali verte su pattern ripetitivi, una caratteristica tipica delle piastrelle ceramiche decorative. In questo caso puntiamo su un design molto semplice e minimalista. Ma è un equilibrio delicato giocato sul filo del rasoio tra il “troppo” e il “troppo poco”: trasformare un design semplice in qualcosa di speciale può richiedere parecchio tempo e a volte può essere perfino più impegnativo di creare un disegno più complesso: se qualcosa non funziona salta subito all’occhio, perciò tutto deve essere perfetto. Per questa gamma di prodotti usiamo soltanto due colori, peraltro solo lievemente diversi tra loro. Tuttavia, il risultato visivo d’impatto è dato soprattutto dall’effetto di luci sulla superficie iridescente colorata, ottenuta dopo un intenso studio dei pigmenti.  

Le piastrelle della collezione Fresco sono invece un capitolo a sé stante. Si ispirano agli affreschi, una antichissima tradizione decorativa per pareti e soffitti che ci ha sempre affascinato molto e che ora vogliamo proiettare nel XXI° secolo reinterpretandone il concept. In effetti, abbiamo “punkizzato” - o meglio “frescopunkizzato” - gli affreschi! Nel design contemporaneo, un affresco non deve necessariamente coprire l’intera parete, anzi: la combinazione risulta particolarmente efficace quando le nostre collezioni Tiles e Fresco, concepite per essere compatibili in termini di colori e dimensioni, vengono associate tra loro.

 

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