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2007-2016: -4,8% i consumi delle famiglie italiane

Da i “Conti nazionali per settore istituzionale per gli anni 2014-2016” pubblicati da Istat si rileva che i consumi delle famiglie hanno subito, dal 2007, una riduzione del 4,8%,  mentre il flusso di investimenti ha segnato una contrazione decisamente più marcata scendendo, sempre dall'inizio della crisi e fino al 2016, del 26,3%. 

Dal 2007 al 2016 la dinamica dei consumi finali delle famiglie è stata caratterizzata da due fasi: al calo del 2009 è seguita una ripresa nel 2011 con i consumi quasi tornati a livello pre-crisi (-1,5% rispetto al 2007), la seconda fase di forte contrazione è seguita nel 2013 quando il volume dei consumi è sceso del 7,7% al di sotto del livello di inizio periodo. Contrazione, quest'ultima, solo parzialmente compensata dal lento recupero del 2014-2016. 

Il saldo dei flussi di redistribuzione del reddito da parte delle Amministrazioni pubbliche ha, invece, generato una riduzione del drenaggio di risorse dalle famiglie, soprattutto dopo il 2012. Il saldo negativo fra prelievi fiscali e trasferimenti, che concorre a determinare il differenziale fra il reddito generato dall’attività produttiva e quello effettivamente disponibile per le famiglie, è sceso di 24,5 miliardi di euro rispetto all’ammontare del 2007. 

L’onere fiscale complessivo sostenuto dalle famiglie nel 2016 rappresenta il 16,6% del reddito disponibile (16,5% nel 2015).

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