Edilizia: Bonus fiscali a +24% nei primi sette mesi dell'anno
Secondo i dati diffusi dal CRESME, in Italia nei primi sette mese dell’anno i bonus fiscali del 50% (per ristrutturazioni edilizie e acquisto di mobili) e del 65% (per la riqualificazione energetica) hanno registrato un +24% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Il Fisco, sempre dalle rilevazioni CRESME, ha operato ritenute pari a 1.060 milioni di Euro, corrispondenti ad investimenti agevolati per 16.165 milioni di euro.
La proiezione sull’intero 2016 stima un livello complessivo di investimenti (IVA compresa) legati alle detrazioni pari a 29,2 miliardi di Euro, con 1,7 milioni di domande complessive (1,39 milioni per ristrutturazioni edilizie e 328.000 per risparmio energetico).
Nella relazione del CRESME per la Commissione Ambiente della Camera, si sottolinea fra l’altro che nel periodo 1998-2016 il costo per lo Stato, dovuto ai minori introiti conseguenti agli incentivi ammonta a 108,7 miliardi di euro (5,7 miliardi di euro l’anno), mentre il gettito fiscale e contributivo sarebbe pari a 89,8 miliardi di euro 4,7 miliardi/anno).
Pur in presenza di un saldo totale negativo per 18,9 miliardi di euro (pari a poco meno di 1 miliardo di euro medi annui), grazie agli incentivi sarebbero stati attivati complessivamente 237 miliardi di euro di lavori, pari a 12,5 miliardi di euro di lavori/anno.
Qualora le previsioni del CRESME dovessero essere confermate, quello del 2016 sarebbe il record assoluto per gli investimenti legati alle detrazioni fiscali nell’edilizia, dopo i 27,9 miliardi di euro del 2013, i 28,4 miliardi del 2014 e i 25,1 miliardi del 2015.