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Export e import mondiale di sanitari

Luca Baraldi, Centro Studi Acimac [email protected]

Il Centro Studi Acimac aggiorna l’analisi del commercio internazionale di sanitari in ceramica. Dopo un biennio di assoluta stabilità, nel 2017 le esportazioni di sanitari sono tornate a crescere raggiungendo le 3,1 milioni di tonnellate (+5,4% sul 2016).

Nel periodo 2007-2017, i flussi di import-export di articoli sanitari in ceramica sono aumentati del 65%, da 1,86 a 3,1 milioni di tonnellate, con un tasso di crescita annuo composto del 5,2%. Dopo un biennio di assoluta stabilità, nel 2017 le esportazioni di sanitari sono tornate a crescere segnando un +5,4% sul 2016. L’analisi delle esportazioni per area geografica di produzione mostra però un andamento disomogeneo.

L’Asia, si conferma il maggior esportatore mondiale di sanitari rafforzando la sua quota sull’export mondiale (dal 55% al 58%), grazie al forte recupero nel 2017 (1,78 milioni ton, +9,7%) dopo due anni di contrazione; a tale risultato ha contribuito soprattutto il forte incremento dell’export cinese sebbene anche gli altri principali esportatori asiatici - India, Tailandia e Vietnam - registrino esportazioni in crescita.

Al contrario, l’Unione Europea, secondo maggiore esportatore mondiale, chiude il 2017 in flessione con esportazioni pari a 578mila ton (-1%); in questo caso, l’andamento positivo dell’export italiano non è stato infatti sufficiente a compensare la contrazione di Polonia e Germania, mentre il Portogallo è rimasto sui medesimi valori del 2016.

Stabili sui livelli 2016 (367mila ton, -0,4%) anche l’export del Nord America (NAFTA), nonostante il +1,3% registrato in Messico, e quello del Sud America (-1%, 79mila ton). In forte progresso, al contrario, le esportazioni dei Paesi europei extra-UE (+8,1% a 203mila ton), spinte da un nuovo balzo della Turchia (+10,8%). Rimane in territorio negativo l’Africa (-8,4%, 66mila ton), al terzo calo consecutivo dopo 6 anni di crescita ininterrotta.

La classifica dei 10 Paesi top exporter non ha subito variazioni di rilievo nel 2017 rispetto all’anno precedente, se non per l’uscita della Bulgaria e il re-ingresso dell’Italia in decima posizione, grazie al positivo +7,6% sul 2016.

Positivo il fatto che ben otto Paesi su dieci hanno incrementato il proprio export di sanitari rispetto all’anno precedente: uniche eccezioni Polonia e Germania, entrambe in flessione del 4,6%.

Al vertice della classifica rimane la Cina, che ha portato le sue esportazioni dalle 261mila ton del 2007 a 1,38 milioni ton nel 2017 (+429%!) con un tasso di crescita annuo composto del 18%. Nel 2017 ha registrato un incremento dell’11,3% sul 2016, non solo recuperando quanto perso l’anno precedente, ma segnando anche un nuovo record storico. Da sola, la Cina genera il 77,4% dell’export asiatico e il 47,8% dell’export mondiale.

Il Messico, secondo grande esportatore con una quota dell’11,3% sull’export globale, ha raggiunto le 326mila ton (+1,3% sul 2016) confermando il trend di sviluppo ininterrotto dal 2012.

Risale al terzo posto la Turchia, con una quota del 4,9% sull’export globale e una crescita del 10,8% rispetto al 2016 (141mila ton), scavalcando l’India, ora quarta in classifica con un totale di 138mila ton esportate, in crescita dell’1,4% rispetto al 2016.

Leggi l’articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 129/2018

Homepage image credits: Ceramica Cielo

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