Federlegno Arredo: il primo rapporto sull'edilizia in legno

È stata presentata la prima ricerca sull'edilizia in legno in Italia, realizzata dal Centro Studi Federlegno Arredo, sotto commissione di Assolegno, per mettere in luce e monitorare i dati relativi a un mercato dinamico e promettente.

Il Rapporto Case ed Edifici in Legno fotografa per la prima volta il fenomeno che sta rivoluzionando l'edilizia italiana. In un contesto che dal 2010 a oggi ha visto il crollo degli investimenti complessivi nell'industria delle costruzioni, l'edilizia in legno ha infatti registrato un trend in controtendenza con una crescita costante. Aspetto che conferma l'avvenuto cambiamento di mentalità nei confronti di una tipologia costruttiva ecologica, sicura e in grado di garantire significativi vantaggi economici in termini di risparmio energetico (circa il 40 per cento rispetto alle strutture tradizionali).

Secondo la ricerca sono oltre 3.000 gli edifici costruiti in Italia nel 2014 (90% residenziale), per un fatturato complessivo di 658 milioni di euro e una proporzione di 6 abitazioni nuove in legno su 100. Il nucleo dell'indagine è rappresentato da 225 imprese produttrici di edifici in legno che hanno costruito il 60% degli edifici totali. Il Trentino Alto Adige è prima regione per numero di aziende costruttrici (49) seguito da Lombardia (42) e Veneto (35).

«Non si tratta solo di una scelta etica, ma di una necessità», dichiara Claudio Giust, presidente del Gruppo Case ed Edifici a Struttura di Legno di Assolegno. «La cultura del mantenimento è l'unica alternativa allo sviluppo incontrollato delle attività produttive. Le tecniche costruttive prevalentemente utilizzate sono il "sistema a telaio" e l'X-Lam, insieme coprono oltre il 90% del costruito».

Il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero aggiunge: «L'Italia si colloca al quarto posto in Europa per produzione di edifici di legno, staccando Paesi con una tradizione di edilizia in legno ben più lunga della nostra come Austria, Finlandia, Francia e Paesi Bassi. Il nostro comparto vanta la supremazia per export sul prodotto di qualità, e ha posto da tempo le fondamenta per costruire strategie nuove e orientate alle mutate sensibilità dei consumatori. L'edilizia sostenibile è parte consistente del nostro patrimonio tecnico e culturale, da qui la decisione di svolgere un'analisi di mercato per approfondire quella che sarà la direzione da seguire nei prossimi anni».

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