La "Torre felice" in marmo di Aldo Cibic
Un’imponente torre a pianta quadrata, alta sei metri, a righe di marmo bianco e grigio, con una cascata d’acqua e dell’erba sulla cima. È questa l’installazione realizzata da Aldo Cibic per “Architetture per l’acqua”, la mostra a cura di Vincenzo Pavan, ospitata all’interno di The Italian Stone Theatre, padiglione dedicato all’eccellenza lapidea italiana a Marmomac 2018.
L’esposizione, pensata con l’obiettivo di creare una relazione tra marmo e acqua in architettura, si è posta come vero e proprio omaggio a questo elemento primario, in grado di valorizzare i materiali lapidei enfatizzandone gli aspetti materico-percettivi.
Tre gli architetti chiamati a sviluppare il concept della mostra – tra cui Cibic -, ciascuno ideatore del progetto di una torre che, come vero e proprio landmark in pietra, si è affacciata su uno specchio d’acqua allestito nella Hall 1 del polo fieristico veronese dal 26 al 29 settembre. Nel progettare la sua torre Cibic ha pensato a una struttura vitale, uno spazio in dialogo con l’uomo e la natura: un manto erboso riveste la cima, l’edera cala da una piccola finestra e da una cascata l’acqua si riversa nel laghetto, mentre una scultura che evoca una figura umana ammira in equilibrio lo spettacolo. Inoltre, il duo cromatico bianco e grigio si alterna sulle superfici in marmo per donare loro un’inedita dinamicità.
“L’opera rappresenta un’estetica della vitalità, in cui l’architettura viene contaminata dagli elementi naturali, ed è questo che la rende più vicina ad una scala umana. È così che abbiamo pensato la nostra torre felice” racconta Aldo Cibic. Dotate di un telaio metallico a supporto dei rivestimenti lapidei, le torri hanno un’altezza di 6 m e una pianta quadrata di 3x3. Tre delle facce sono state progettate dagli architetti, mentre il lato rivolto verso terra è riservato a grafiche descrittive e a una video-intervista dell’autore.
La scultura, in particolare, è stata realizzato in collaborazione con Errebi Marmi, specializzata nella produzione di lastre, lavorati e marmette in differenti varianti marmoree, dallo Statuario al Venatino, dal Calacatta al Bardiglio.