L'Ex Ospedale Estense di Modena tra i primi casi di recupero con BIM
Nel corso del seminario organizzato a Firenze da OICE-ANCE Toscana, “Il BIM nella progettazione: case study applicativi e confronto con le software house”, presentato in anteprima anche l’emblematico caso studio di restauro e adeguamento sismico dell’Ex Ospedale Estense di Modena ad opera di Politecnica, fra le maggiori società di progettazione integrata a capitale italiano.
La realizzazione si posiziona tra i primi interventi di restauro in Italia con tecnologia BIM (Building Integration Modelling): approccio, che ha permesso a Politecnica, in collaborazione con Ingegneri Riuniti, una coerente ed effettiva integrazione tra le varie discipline specialistiche coinvolte, a beneficio della conservazione dell’edificio storico e della qualità globale dell’intervento di restauro.
Finanziato dal Ministero dei Beni culturali, l’intervento di restauro dell’edificio storico adiacente al Palazzo dei Musei è volto ad accrescere l’attrattività culturale del territorio e si inquadra nell’ambito della realizzazione del Polo della Cultura di Modena, coinvolgendo il Comune, la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, l’Università degli Studi Modena e Reggio Emilia ed alcuni tra i più importanti istituti culturali della città.
L’Ex Ospedale Estense di Modena è stato dunque utilizzato come caso pilota nell’ambito del Progetto OICE BIM, dove OICE, come rappresentate delle organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica, si pone l’obiettivo, seguendo le best practice internazionali, di contribuire con casi concreti allo sviluppo della progettazione in ambito BIM in Italia.
Dal punto di vista progettuale la realizzazione di Politecnica è nata con l’obiettivo di elaborare un BIM Execution Plan capace di cogliere gli aspetti più critici e rilevanti della tecnologia BIM, collocandola all’interno di un ambito più esteso di project management.
Micaela Goldoni Project Manager di Politecnica, ha dichiarato: “È per noi un motivo di grande soddisfazione avere realizzato, un progetto di ristrutturazione di un bene storico con la tecnologia BIM. Per Politecnica, che fa dell’approccio integrato uno dei fondamenti del proprio modello di business, il passaggio al BIM è avvenuto in maniera naturale. Uno dei temi di maggiore importanza dei progetti di restauro è proprio la capacità di integrare le diverse discipline specialistiche e, in questo senso, il BIM è lo strumento ideale per garantire la tutela del bene. Politecnica vanta una grande esperienza in ambito di restauro e riqualificazione di beni storici di questo valore e il know-how acquisito negli anni ci permette di conoscere con anticipo le principali sfide di un cantiere di restauro”