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Milano Arch Week scalda i motori

Dai catalani RCR, vincitori del Premio Pritzker 2017, al nordamericano Peter Eisenman, da Liz Diller, progettista della celeberrima High Line di New York a Francis Kéré, architetto africano emergente e curatore del prossimo Serpentine Gallery Pavilion, e ancora, Patricia Urquiola, Winy Maas, Philippe Rahm, Sam Jacob, Petra Blaisse (autrice del nuovo Parco di Porta Nuova), l’urbanista cinese Lee Xianing e voci italiane tra cui Alessandro Mendini, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Carlo Ratti, Mario Bellini, Michele De Lucchi, TAM associati.

Questi sono solo alcuni dei noti architetti internazionali che parteciperanno a Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicati all’architettura con la direzione artistica di Stefano Boeri, in scena dal 12 al 18 giugno nel capoluogo lombardo e promossa dal Comune di Milano, Politecnico e Triennale.  

La sette giorni, che aprirà i battenti con una festa alla Fondazione Catella, si svolgerà in due luoghi: martedì 13 giugno nel Patio della Scuola di Architettura del Politecnico di Milano e da mercoledì 14 a sabato 17 giugno nelle sale e nel giardino della Triennale. Qui, una specifica sezione sarà dedicata ai giovani gruppi emergenti italiani ed internazionali; è il caso - tra gli altri - dei Parasite 2.0, dei Raumplan, Small, Fosbury Architecture e dei Waiting Posthuman Studio.

L’iniziativa includerà passeggiate, incursioni in scooter e visite guidate alle architetture milanesi e alla città tra le Case Museo dei designer milanesi (tra gli altri Castiglioni, Albini, Magistretti) e architetture mirabili (Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli, Casa Boschi Di Stefano), nuovi luoghi della cultura, scali merci dismessi e periferie urbane. A questi tour si aggiungeranno le iniziative organizzate dall’Ordine degli Architetti e altri eventi satellite diffusi per la città.

Per un coinvolgimento del settore a 360°, particolare attenzione verrà rivolta al rapporto fra l’architettura e le altre arti: al cinema, grazie ai contributi di Amos Gitai, Paolo Vari e Davide Rapp; alla fotografia, con la presenza di Oliviero Toscani, Paolo Rosselli, Antonio Ottomanelli; all’arte, con la partecipazione, tra gli altri, dell’artista albanese Adrian Paci; al teatro, grazie ad un evento speciale dedicato a Luca Ronconi, nel Teatro dell’Arte, curato da Margherita Palli e Giovanni Agosti e una programmazione speciale curata da Umberto Angelini.

Una mostra dedicata al fiorentino Vittorio Giorgini, precursore dell’architettura zoomorfica, sarà allestita nelle sale della Quadreria. Previsti anche momenti di riflessione dedicati ai grandi Maestri dell’architettura e della cultura come Aldo Rossi ed Ettore Sottsass e una grande festa-tributo sarà dedicata venerdì 16 ai 107 anni di Gillo Dorfles.

Tanti anche i temi su cui accenderà i riflettori Milano Arch Week, dalle periferie, alle disuguaglianze sociali, dalle trasformazioni urbane alla grande sfida della ricostruzione del Centro Italia e agli spazi del conflitto internazionale. Di sera il giardino della Triennale ospiterà inoltre ulteriori occasioni di incontro intrecciate con l’intrattenimento e lo spettacolo.

La settimana di Milano Arch Week si concluderà infine domenica mattina con una visita in anteprima alla nuova Palazzina realizzata nel perimetro del Teatro Franco Parenti.

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