Salubrità domestica in focus al convegno di CQ-Quality Building

Nel mirino convegnistico sono ancora una volta i contesti domestici 2.0. Durante l’appuntamento formativo “Un nuovo traguardo per la casa efficiente: la salubrità” organizzato da “CQ - Costruire in Qualità” e tenutosi presso Veronafiere lo scorso 3 febbraio, il principale focus ha riguardato proprio gli edifici intelligenti e sostenibili, con un particolare accento sul tema della qualità dell’abitare e, in particolare, sulla salubrità.

“Quotidianamente – ha commentato Giuseppe Mosconi, direttore del Progetto CQ promosso da Ance Verona, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Collegio dei Geometri e Collegio dei Periti Industriali – passiamo circa l’80% del tempo in ambienti chiusi. Tra casa, ufficio, scuole, asili realizziamo la gran parte delle nostre attività indoor e, quindi, è necessario che in questi ambienti sia garantita la protezione da fattori inquinanti che provengono dall’esterno, ma anche che possono essere rilasciati da prodotti presenti all’interno dell’unità abitativa come materiali da costruzione o mobilio. Fondamentale diventa quindi la sensibilità ma anche la conoscenza di progettisti e costruttori riguardo a queste tematiche per poter garantire ambienti efficienti e salubri”.

Una sfida, quella lanciata dall’inquinamento al campo della progettazione e della nuova edilizia, che CQ accoglie rispondendo con metodi pratici.  

“Le soluzioni – spiega Mosconi – sono state elaborate, sia dal punto di vista dei materiali, che da quello degli impianti, e sono in grado di garantire la salubrità delle case in cui viviamo. Esistono altresì dispositivi per il monitoraggio delle fonti di inquinamento indoor: sulla base dei dati recuperati si possono realizzare impianti che assicurano il ricambio dell’aria con filtri specifici e adeguati alle differenti esigenze”.

Portati come esempio, i risultati ottenuti all’interno di un edificio appena restaurato grazie alla sinergia tra le diverse figure coinvolte, dal progettista al direttore di processo e alle imprese, formate attraverso la piattaforma CQ. L’intervento edilizio ha riguardato la riqualificazione di un appartamento condominiale degli anni ’70, di circa 90 metri quadri, situato nel quartiere Golosine di Verona.

Oltre alla scelta di materiali, isolanti e rivestimenti che potessero migliorare l’efficienza energetica, scongiurare il formarsi di condense/muffe superficiali e il rilascio di sostanze volatili, per garantire una qualità dell’aria interna sempre ottimale è stato installato un impianto di ventilazione meccanica controllata con un recuperatore di calore. Impianto che contribuisce anche alla riduzione dei consumi energetici. “Questo intervento – ha chiarito Mosconi – dimostra come l’efficienza e la salubrità di una casa siano obiettivi raggiungibili anche in ambienti non necessariamente nuovi. L’importante è che la ristrutturazione preveda tecnologie adeguate e si basi su conoscenze precise della materia da parte di professionisti e imprenditori”.

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