Tra cohousing e contract, crescono i business model innovativi per l'edilizia

Il trend dell’edilizia partecipata, come uno dei business model attualmente più innovativi, pare in continua crescita soprattutto nelle grandi città. Questa la stima effettuata sulla base delle case history e dei dati raccolti da Cohousing.it, la prima realtà ad aver introdotto in Italia interventi di questo tipo. In particolare a Milano, città che si conferma una delle piazze più dinamiche e precorritrici del paese in fatto di trend nazionali, si sta diffondendo una formula evoluta di cohousing di pregio che prevede oltre alla qualità dell’abitare in modo sostenibile e un inedito sfruttamento degli spazi comuni, anche servizi che accompagnano i co-housers dalla fase progettuale fino alla consegna “chiavi in mano” dell’immobile.

Ne sono un esempio alcuni dei lavori realizzati da Cohousing.it: dall’Urban Village in Bovisa, primo esperimento test di qualche anno fa, alla recente ristrutturazione di un palazzo signorile in centro città.

Quest’ultimo, ridenominato "COventidue", rappresenta il primo progetto di cohousing nel cuore di Milano. Situato in corso XXII Marzo (al civico 22) e caratterizzato dall’assenza (voluta) di posti auto per favorire spazi comuni e cortili verdi, il condominio è dotato di 57 appartamenti progettati interamente su misura.

Ciò anche grazie alla partnership con Milano Contract District che accompagna ogni co-houser acquirente in un percorso di personalizzazione del proprio capitolato e del suo interior. È risultata proprio l’unione fra questi business model di nuova generazione, il fattore chiave che ha contribuito al successo del progetto andato sold-out in pochi mesi. 

Peraltro, la collaborazione con Cohousing.it è solo l’ultima avviata dall’ormai noto distretto milanese del design dedicato al Real Estate. A poco più di un anno dall’apertura la società contract MCD può infatti contare su numeri più che positivi: oltre 47 cantieri partner attivi dei quali 18 confermati ed acquisiti negli ultimi 20 mesi seppur 22 cantieri partner siano tuttavia in costruzione o in prossima partenza e nell’80% dei casi localizzati all’interno della circonvallazione esterna di Milano.  

A spiegare la formula vincente alla base di questa sempre più quotata edilizia 2.0, Lorenzo Pascucci, General Manager di MCD: “Per costruire un oggetto residenziale oggi è diventato imprescindibile abbinare alla proposta immobiliare residenziale dei servizi di vendita esclusivi capaci di stimolare dapprima la domanda e la preferenza dell’immobile e, poi, di sostenerne coerentemente la scelta. Il ‘prodotto casa’ è l’unico ad avere un tempo di consegna al cliente finale che dura molti mesi, anzi, anni. Per perseguire l’obiettivo di vendere quanto più possibile sulla carta a chi sceglie in fiducia e in largo anticipo – conclude Pascucci - è necessario garantire un percorso di customizzazione della propria abitazione capace di mantenere la ‘promessa del sogno della propria casa’ dal compromesso fino al rogito”.

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