Utopia, KAAN Architecten: tra cemento e laterizi
Utopia, la Biblioteca e Accademia di Arti Performative ospitata all’interno della nuova struttura disegnata da KAAN Architecten, è stata realizzata nella città fiamminga di Aalst a seguito di un concorso di progettazione lanciato nel 2015 dal Comune. L'area di 8.000 metri quadrati in mattoni ingloba un importante edificio storico della seconda metà dell’Ottocento e ridisegna il paesaggio urbano donando eleganza ed espressività alle funzioni richieste.
Prendendo spunto dal famoso libro “Utopia” di Thomas More, stampato per la prima volta dall’illustre cittadino di Aalst Dirk Martens, il progetto si inserisce nel tessuto urbano valorizzando e interagendo con le strade irregolari e gli spazi intimi tipici del centro storico. Ne risultano tre nuove piazze lungo Esplanadestraat, Graanmarkt e Peperstraat.
Architettura e materiali
La cosiddetta Pupillenschool, una scuola risalente al 1880 dedicata all’educazione dei figli dei soldati che raggiunti i 16 anni si arruolavano poi nell’esercito, è stata inglobata nel progetto di KAAN Architecten, e ne rappresenta la nuova soluzione d’angolo. Sia all’esterno che all’interno, la facciata storica si integra perfettamente con la generosità degli spazi, mentre i laterizi dialogano con gli elementi di cemento grigio chiaro.
Utopia, la città e i suoi abitanti sono intimamente legati e in stretta connessione visiva grazie alle alte e ampie aperture ricavate nella muratura. L’entrata principale, fra il café letterario e l’auditorium, si affaccia su una piazzetta raccolta. Attraversando l’ampio atrio, gli interni si rivelano nella loro grandezza: qui, i diversi solai in cemento sembrano fluttuare nello spazio. I livelli, sospesi a varie altezze e attrezzati con librerie e tavoli per la lettura, si affacciano verso il foyer e la facciata in mattoni dell’edificio preesistente. Inoltre, una libreria alta 11.50 metri, che ospita i libri donati da tutti i residenti di Aalst, si protende verso l’alto.
La struttura di cemento sembra sorreggersi grazie ai libri. Le librerie si addossano ad elementi strutturali di cemento e permettono ai solai di aggettare significativamente senza ulteriori sostegni. Le rampe salgono a zigzag intrecciandosi, dando scultoreità al volume della scala che si erge all’estremità del magnifico atrio e della sala lettura. La copertura è minimizzata fino a essere quasi impercettibile. Tutti gli elementi tecnici sono nascosti dietro una rete metallica che attenua l’intensa radiazione solare e crea al contempo una piacevole atmosfera durante il giorno.
Oltre all’auditorium al piano terra, l’Accademia di Arti Performative occupa i primi due piani, affiancandosi alle aree dedicate alla lettura. All’interno della nuova costruzione, la sala per il balletto, gli studi per le prove e gli spazi dedicati all’insegnamento hanno finestre a tutta altezza che guardando verso la città, e permettono di curiosare al loro interno, dando movimento alla composizione della facciata. Sfruttando lo stesso linguaggio espressivo, le inferriate delle finestre della ex Pupillenschool sono state rimosse e i davanzali del piano nobile notevolmente ribassati.
L’acustica è stata per KAAN Architecten un aspetto fondamentale in fase di progettazione: la lettura all’interno della Biblioteca non deve essere disturbata dalle lezioni di musica e dalle prove degli spettacoli teatrali. E’ così che i pavimenti originali in legno sono stati sostituiti da quelli in cemento, le porte trasformate in barriere per il suono e le finestre con doppi vetri funzionano da filtri per le note di pianoforte.
Gran parte degli interni è costituita da nuovi elementi in muratura. I colori predominanti della città fiamminga sono stati studiati dagli architetti, che hanno scelto per l’edificio un mattone scuro denominato “Red Aalst”. Per accentuare l’ambivalenza di Utopia, i lunghi e piatti laterizi (50 x 10 x 4 centimetri) sono stati posati orizzontalmente a complemento di quelli orientati in verticale della facciata preesistente della scuola.
Sostenibilità
L’apertura di Utopia si esprime anche attraverso l’approccio sostenibile con cui l’edificio è stato concepito. Questo ha infatti raggiunto il rating BREEAM Excellent grazie ai seguenti fattori: i materiali e la manodopera provenienti da realtà locali; per la costruzione sono state impiegate macchine a basso consumo energetico; pannelli solari, riscaldamento geotermico e luci LED sono stati integrati nel design; l’acqua piovana viene recuperata e ridistribuita; i 230.000 mattoni delle demolizioni sono stati riutilizzati altrove.