Architettura e design

B&B La Ceramica Moline: da manifattura a struttura ricettiva

In una location intrisa di storia, un’antica manifattura di ceramica diventa una piccola struttura ricettiva che guarda alla modernità senza rinnegare il suo passato. Filo conduttore degli interni rinnovati, un parquet in rovere che unisce resistenza ed eleganza senza tempo.

Nel piccolo borgo di Moline, a pochi chilometri dal maestoso complesso naturalistico delle Grotte di Bossea e dal Santuario di Vicoforte, noto per la cupola ellittica più grande del mondo, si colloca una piccola struttura ricettiva che fa dell’autenticità e della cura per i dettagli i suoi tratti distintivi.

B&B La Ceramica Moline nasce dalla sapiente ristrutturazione di una vecchia manifattura di ceramica locale dismessa negli anni ‘50/60, di cui oggi rimane la ciminiera come unica testimonianza del passato. Il completo rinnovamento effettuato per rendere l’edificio adeguato alla nuova destinazione d’uso ha volutamente mantenuto alcuni pezzi risalenti all’originaria produzione e cottura di piatti e “crusi”, seppur donando freschezza agli spazi, in linea con i moderni standard dell’hospitality. Le quattro camere con bagno privato, le aree comuni con sala giochi e camino, la sala relax per lettura e la terrazza adibita a solarium risultano così contraddistinte dalla fusione efficace di caratteri contemporanei e un gradevole appeal rurale, pienamente coerente con il territorio circostante.

Ad accentuare questa armoniosa commistione accompagnando i sistemi d’arredo attuali e funzionali presenti negli interni sono le finiture materiche selezionate, prima fra tutte la pavimentazione lignea realizzata e posata da Bruno Parquet. Due diversi prodotti hanno trovato impiego nelle stanze del B&B: un parquet classico maschiato in rovere rustico e un multistrato, altrettanto in rovere rustico, da 15 mm di spessore (5 mm legno nobile) e 185 mm di larghezza, finito in opera dal posatore.

La lavorazione dei listoni di legno massello a maschio e femmina sui quattro lati, attuata da Bruno Parquet sulle sue gamme di superfici, non solo favorisce l'accostamento tra gli elementi ma garantisce anche una maggiore stabilità del pavimento grazie alla stretta connessione delle doghe che riduce gli effetti dei normali ritiri dimensionali dovuti alla variazione delle condizioni termoigrometriche ambientali.

Il parquet ottenuto può dunque vantare una grande resistenza che lo rende ideale per questo contesto dedicato all’ospitalità, oltre ad un’estetica senza tempo in grado di riscaldare la metratura conferendole un fascino intramontabile.

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