Il restyling del Maito’ Beach di Forte dei Marmi

Dal suo debutto nel 1960, Bagno Maitò incarna l’immagine di Forte dei Marmi rappresentando lo sfondo di numerosi eventi e incontri mondani. Dopo oltre sessanta anni il locale è stato sottoposto a un importante intervento di trasformazione curato in tutti gli aspetti dallo studio Vitaloni+Partners, dalla visione progettuale alla direzione artistica.
Il progetto di ristrutturazione del Maitò nasce con l’intento di preservare l’anima vivace del luogo integrandosi con lo scenario marittimo circostante. Il concept progettuale, sviluppato da Michele Vitaloni si distingue per un linguaggio razionale e pulito, fondato sull’uso dei colori tradizionali del contesto – il bianco e l’azzurro – che richiamano l’identità marina e l’eleganza della Versilia. L’obiettivo era quello di dare forma a uno spazio sospeso nel tempo e sottolineare, fin dal primo sguardo dall’esterno, la maestosità del Maitò, unendo in un’unica cornice il ristorante, lo storico stabilimento balneare e l’ex Orsa Maggiore, operazione che ha permesso la realizzazione di una piscina di circa 300 mq.
I percorsi, le aree lounge e i servizi sono stati ripensati per garantire un’esperienza fluida e confortevole, in cui ogni elemento – dagli arredi su misura all’illuminazione – contribuisce a costruire una narrazione coerente.
Piscina
Il cuore del progetto è la piscina, attorno alla quale si sviluppano arredi completamente custom, dalle zone cabane ai frangisole, fino agli elementi divisori che permettono di vivere lo spazio come un ampio open space o, all’occorrenza, modularlo in ambienti più riservati. Le texture, in legno color teak e legno laccato, conferiscono continuità e coerenza estetica all’intero intervento.
Il rivestimento della piscina è in gres Laminam, mentre il volume freestanding in marmo e legno è stato realizzato su disegno esclusivo di Michele Vitaloni, con una texture custom sviluppata appositamente per il Maitò. I focolari, in amazzonite, vengono accesi al tramonto generando un effetto scenografico unico.
Gli arredi sono stati progettati per essere versatili: il divano centrale è stato realizzato su misura e firmato da Michele Vitaloni, come anche la selezione tessile e la direzione artistica complessiva del progetto. Ai lettini a bordo piscina, firmati Talenti, si affiancano a quelli custom disposti sotto le tettoie, trasformabili in sedute e tavolini: una soluzione dinamica che consente alla piscina di mutare da area lounge e relax a sofisticato ristorante a cielo aperto.
Al centro della piscina, rivestito in amazzonite, è stato integrato un meccanismo che consente la salita e discesa di una piattaforma-palco, pensata per ospitare eventi e performance. Questo spazio ha già ospitato artisti di fama come Andrea Bocelli e Patti Pravo, con lo sfondo suggestivo dell’acqua in movimento.
Punto di forza del landscape design è la capacità di dialogare e integrarsi con il paesaggio attraverso una vegetazione tropicale utilizzata per unificare visivamente lo spazio esterno, creando continuità tra le varie aree ed estendendosi fino alla spiaggia. Rivestimenti in bamboo e pareti ondulate che si susseguono in un ritmo infinito come onde del mare.
L’impianto illuminotecnico è stato progettato in collaborazione con Filippo Cannata. L’illuminazione, mimetizzata tra il verde, è caratterizzata da corpi luce integrati e da segni netti a LED RGB che valorizzano la piscina e ne definiscono i contorni.
Ristrutturazione interna
Uno degli aspetti più interessanti della ristrutturazione riguarda l’interno dell’ingresso dell’ex Orsa Maggiore, le cui pareti sono state rivestite con boiserie in acciaio inox e inserti in ottone spazzolato, creando geometrie raffinate. Inoltre, una vela di rame con finitura DeNuance, realizzata su misura da De Castelli, aggiunge movimento e dinamismo al corridoio d'ingresso.
I bagni, in legno e marmo, sono arricchiti da lampade custom disegnate da Michele Vitaloni, che generano un effetto scenografico ispirato al movimento del mare: onde metalliche in azzurro cangiante evocano un tunnel sottomarino che accompagna verso gli spazi interni.
Il percorso di accesso è definito da un susseguirsi di elementi naturali e architettonici: bambù e specchi d’acqua accompagnano il visitatore lungo una struttura metallica a maglia sospesa, avvolta da rampicanti che formano un tunnel verde, immersivo e avvolgente.
Al termine del percorso si accede all’area comune adiacente alla spiaggia, dove è stato realizzato un nuovo bar dal design raffinato, caratterizzato da superfici in vetro, bacchette nei toni dell’azzurro, blu e bianco, pavimentazione in teak e una vegetazione lussureggiante. I salottini separati da quinte verdi e arredati con sedute di Edra, Driade e B&B, garantiscono privacy e contribuiscono a valorizzare ulteriormente l’esperienza dello spazio.
Ph. Diego Laurino Photographer