Dal Salone, le novità Pedrali 2016
Sono quattro le nuove collezioni che arricchiscono il portfolio dell’italiana Pedrali, presentate in anteprima al Salone del Mobile di Milano. I prodotti versatili e personalizzabili sviluppati in diversi materiali come legno, metallo, varianti plastiche e imbottite, si inseriscono in un percorso progettuale portato avanti in collaborazione con i designer Patrick Jouin, Odo Fioravanti, Michele Cazzaniga, Simone Mandelli e Antonio Pagliarulo, Claudio Dondoli e Marco Pocci, Pio e Tito Toso, Manuela Busetti, Andrea Garuti e Matteo Redaelli, a cui quest’anno si aggiunge Patrick Norguet.
È proprio il noto designer francese a firmare la nuova collezione di poltroncine imbottite, che rivisitano le forme classiche mantenendone l’eleganza e la semplicità. Il concept di Vic, questo il nome della linea, punta su uno schienale in schiumato poliuretanico, che si solleva dal sedile rimanendo fissato solo alle estremità, a creare un’apertura che conferisce alla seduta una sensazione di leggerezza e ne facilita lo spostamento. Le gambe in massello di frassino si integrano perfettamente grazie ad un guscio sottoscocca. Il sedile e lo schienale possono essere rivestiti con pelli o tessuti, anche in contrasto tra loro, per garantire il massimo livello di personalizzazione.
Con le sue sedute, Dome, design Odo Fioravanti, evoca la gloriosa tradizione delle sedie da bistrot con silhouette arcuate e le generose forme delle cupole dei monumenti che impreziosiscono molte città nel mondo. Delicati dettagli del polipropilene richiamano gli incastri del legno disegnando una seduta disponibile con o senza braccioli. La versione traforata è caratterizzata da una texture ispirata alle lamiere industriali.
Lunar, disegnata da Pio e Tito Toso, nasce invece da un lavoro radicale sul tema della sottrazione, espressione della ricerca di un progetto essenziale. Un tavolo che parla un linguaggio di leggerezza per lasciar spazio al vuoto, all'architettura, all'ambiente nel quale si inserisce. Il basamento prende forma dall’unione di quattro trapezi in tondino d’acciaio e può essere abbinato a ripiani di differenti dimensioni e finiture.
Oblique è infine il nome parlante del bancone modulare in polietilene, dalle linee decise e convergenti, che si presenta obliquo nella parte frontale per agevolare l’avvicinamento dell’utente e con piedini regolabili per un perfetto allineamento orizzontale. Può essere impreziosito da un rivestimento di pannelli imbottiti e rivestiti in tessuto o finta pelle, abbinati ad un ripiano di servizio in metacrilato bianco o in Fenix nero.