Le nuove facce design di HI-MACS
Oltre a “Collaboration Elements”, la mostra con cui LG Hausys e HI-MACS® ripercorreranno la storia delle loro collaborazioni con alcune Archistar, tra cui Marcel Wanders e Karim Rashid, la nota pietra acrilica di nuova generazione composta da minerali, resina e pigmenti, sarà presente anche in altre installazioni collaterali del Salone del Mobile milanese, prima fra tutte la Mostra Baars&Bloemhoff - Transitions. In occasione dell’esposizione, diversi studi creativi di progettazione olandesi si sono cimentati nell’interpretazione della gamma di prodotti proposti dalla società distributrice di materiali Baars & Bloemhoff. Dalle molteplici rivisitazioni sono nati quindi complementi d’arredo smart e contemporanei, colorati e divertenti, dal forte imprinting tipico del design dei Paesi Bassi. Tra questi, il duo creativo Visser & Meijwaard ha dato vita a “Grey on Gray”, un mobile dall’animo industriale realizzato in HIMACS® che si presta ai più svariati usi, dalla zona notte a quella living.
Gli utilizzi della pietra acrilica trovano poi espressione in “Zen”, un elemento scultoreo realizzato con la gamma traslucida, e annoverato nella sofisticata linea di cappe Novy. Un sistema a LED integrato, con intensità regolabile, trasforma Zen in elemento illuminante dal design elegante e moderno, pensato per stare al centro della cucina.
Nell’ambito fieristico, saranno invece presentate le novità di Aran Cucine tra cui "Volare", vestita di HI-MACS®, che conserva nelle sue forme voluminose e morbide eleganza e praticità d’uso. Lo zoccolo testa di moro, il piano di lavoro dalla forma sinuosa e i tagli verticali delle colonne, donano un aspetto slanciato e dinamico alla cucina.
A interpretare la pietra duttile con le proprie new entry è anche lo studio Karl Andersson & Soner, che presenta tavoli e coffee table “Buff”, dallo stile retrò che strizza l’occhio al presente. Le gambe, sottili e resistenti, snelliscono la struttura e giocano con chi le guarda, sempre diverse a seconda della sua posizione.
A integrarsi nell’architettura della cucina è poi il reticolato ordinato di geometrie pensato da Simone Piva, per conferire allo spazio un’identità contemporanea e pulita. Una cucina dove gli ingombri, quando non utilizzati, svaniscono sotto lastre di pietra acrilica, spostabili secondo la propria necessità.