Il patrimonio Venini in mostra presso Le Stanze del Vetro
Venini torna protagonista a Venezia grazie alla mostra “Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini” per raccontare l’opera dell’artista di Murano che dal 1921 al 1925 fu direttore artistico della vetreria allora nota come Cappellin Venini & C.
In scena dal prossimo 11 settembre al 7 gennaio 2018, la retrospettiva si apre in occasione della prima edizione di The Venice Glass Week - festival internazionale dedicato all’arte del vetro, con particolare attenzione a quello di Murano -, e si snoda negli ambienti delle Stanze del Vetro, lo spazio espositivo permanente allestito nell’ex Convitto dell’Isola di San Giorgio con l’obiettivo di riaccendere l’attenzione sull’arte vetraria.
La creatività delle fornaci Venini e il contributo alla definizione di un linguaggio artistico caratteristico della Laguna hanno portato l’azienda a essere riconosciuta come uno dei simboli del made in Italy nel mondo.
In mostra, una selezione dei più rappresentativi capolavori firmati Venini, disegnati da Vittorio Zecchin: dal vaso Veronese, ispirato a quello che compare nell’Annunciazione di Paolo Veronese, che ancor oggi è tra i pezzi più venduti dall’azienda, al vaso Libellula con i suoi con ampi e leggeri manici in vetro soffiato. E ancora, le forme sinuose di un’anfora, quelle essenziali di una boccia o quelle che ricordano la campana di una tromba, selezionate dal curatore della mostra, Marino Barovier.
Recentemente entrata a far parte di Damiani, gruppo leader del lusso made in Italy noto per la gioielleria d’alta gamma, la realtà Venini conosce oggi una nuova vitalità. Riconoscendo i valori dell’antica arte vetraria e l’importanza di tutelare il patrimonio manifatturero rappresentato dalle fornaci, la famiglia Damiani ha, infatti, acquisito Venini con l’obiettivo di dare maggior impulso a una delle più autentiche eccellenze del territorio italiano.