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Una panoramica sul mondo del bagno

Centro Studi FederlegnoArredo

Design, attenzione alle risorse idriche ed energetiche, sostenibilità e tecnologia, questi i principali trend dell’arredobagno. Un settore che sta investendo maggiori risorse in Ricerca & Sviluppo. Basilare la formazione tecnico-commerciale degli addetti alle vendite negli showroom.

Questi alcuni flash emersi dall’indagine “Le tendenze nell’arredobagno”, realizzata dal Centro Studi di FederlegnoArredo presso gli associati Assobagno per conoscere lo stato attuale della produzione made in Italy di arredi per il bagno e individuare le tendenze che si andranno a delineare nel futuro, con l’obiettivo di fornire alle aziende una serie di chiavi interpretative e concrete indicazioni di mercato.

Dallo studio, presentato da Paolo Pastorino, presidente Assobagno di FederlegnoArredo, in occasione del 19° Convegno ANGAISA e realizzata per Assobagno dal Centro Studi di FederlegnoArredo, emerge una panoramica ampia e versatile dell’arredobagno, settore con più tipologie di prodotto convergenti in un unico ambiente, dove le specificità di prodotto richieste dal mercato, in ordine d’importanza, sono oggi individuate in: durabilità, personalizzazione, innovazione tecnico funzionale, certificazione, eco sostenibilità.

L’87% delle imprese produttrici intervistate investono in R&D, a cui dedicano circa il 2% del loro fatturato, e danno grande importanza ai temi che ritengono trainanti nei prossimi 10 anni. E, fermo restando che per la produzione made in Italy dell’arredobagno il design rappresenta il primo fattore strategico per la crescita aziendale, altri precipui argomenti di interesse sono il risparmio idrico/energetico, la realizzazione di prodotti green con impatto ambientale ridotto, l’innovazione tecnologica, seguiti da prodotti sicuri nell’utilizzo, facili da pulire e multifunzione.

Sempre dall’indagine, emerge che se i produttori dovessero diversificare i materiali da quelli utilizzati normalmente nella loro produzione, punterebbero principalmente su acciaio (26%), minerali, pietre e compositi (21%) e alluminio (11%), materiali con caratteristiche di riciclabilità e/o atossicità, tutti ad ogni modo con un elevato impatto sensoriale. 

 

 

Leggi l'articolo completo su Tile Italia 1/2018

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