Moroso Official Supplier dello spazio LEA al Teatro dei Ragazzi di Torino
Moroso è Official Supplier dello spazio LEA – LEAD EXCLUSIVE AREA per le Nitto ATP Finals (13-20 Novembre 2022), il format di Hospitality della FIT, pensato per accogliere gli ospiti internazionali dell’ATP, di Sport e Salute e della Federazione Italiana Tennis.
Lo spazio LEA si trova all’interno del Teatro dei Ragazzi di Torino, una struttura nata come cabina elettrica negli anni ‘30 e oggi centro di produzione teatrale per l’Infanzia e la gioventù che, per l’occasione, ospita la mostra di arte e design Woodland a cura di Giorgio Galotti e Claudia Pignatale.
L’intenzione della mostra Woodland è di offrire al visitatore l’esperienza di un “ritorno alla natura”, attivando una riflessione su di essa nel tentativo di affermare la necessità di liberarsi degli effetti della civiltà, per riappropriarsi di una condizione di vita armoniosa regolata dall’istinto.
Il percorso espositivo parte dalla facciata dell’edificio tramite la serie di opere neon Dai su fammi un sorriso! di Vittorio Corsini. Nel foyer del teatro attende i visitatori la scultura Boy (2019), di Yves Scherer. La scultura si svela come collegamento tra esterno e interno, per introdurre il mondo alle sue spalle, dove l’installazione ambientale Volée (2022), ideata da Serena Confalonieri, definisce un intervento a parete. Proseguendo, nei due corridoi laterali, si alternano il video in bianco e nero ATHLA (2022, 4.43 min) di Gaia De Megni, che racconta il tentativo effimero di un arciere nel colpire con le sue frecce l’acqua della Cascata del Sole, e A Painting of a Tree (Ailanthus altissima) di Henrik Håkansson, che riporta l’osservatore alla memoria dell’intervento dell’uomo sul pianeta.
Accedendo al piccolo teatro, dove è allestita la lounge, prende forma un intervento site-specific di Mandalaki dal titolo Meta-Nature dove un installazione verde incontra la luce artificiale delle Halo, proiettori di luce ispirati ai colori della natura. La sala è completata da un’opera scultorea di Francesco Arena, un’altalena in bronzo su cui è inciso l’omaggio ad Anna Karenina di Tolstoj: “Tutti i giorni presenti si somigliano fra loro, ogni giorno passato è differente a suo modo” (2021). I tre tavoli scultura di Marco Pettinari completano la sala evocando blocchi di ghiaccio cristallizzati, come risultato di una ricerca su come rappresentare l'idea di una materia primordiale attraverso materiali artificiali. Completano l’allestimento della lounge i divani e le poltrone di Moroso, Official Supplier di LEA 2022.
L’iconico divano Victoria & Albert di Ron Arad racchiude linee curve in flusso continuo, figure-immagine disegnate senza mai staccare la matita dal foglio. Insieme a Victoria & Albert il divanetto Pipe di Sebastian Herkner: il progetto si articola attorno all’aspetto più rassicurante dell’oversize: la semplicità. La struttura, essenziale e robusta, è costruita con un tubo in alluminio su cui è appoggiato un cuscino di seduta dalla corporatura rotondeggiante, velata suggestione all’idea del modulo gonfiabile. Infine, la collezione Doodle, progetto di Front Design per Moroso, i cui disegni adagiati sull’eco di un pensiero sono il pretesto per un ricamo. Il progetto del divano riprende la forma di una coperta ripiegata. La seduta è delicata, assorta, i braccioli morbidi, la forma accogliente. Il rivestimento trapuntato segue le linee dello scarabocchio, gli conferisce tridimensionalità.
Il percorso si completa raggiungendo la sala del teatro grande, dove un’immensa installazione ambientale di Patrick Tuttofuoco dal titolo Spacetime (2017) offre al visitatore l’esperienza unica di entrare in contatto visivo permanente con un fulmine di neon bianco.
Lo spazio ristorante nella sala del teatro è realizzato con tavoli di legno massello di acero e frassino di Studio F. e le sedute Impossible Wood di Nipa Doshi & Jonathan Levien per Moroso, che seguono un processo di re-invenzione concettuale: una struttura in legno curvato irrealizzabile se non tramite stampaggio a iniezione. La seduta inaugura una nuova sequenza formale mediando la naturalità, interferendo con essa, conservando, in un prodotto plastico stampato, le qualità visive e tattili del legno. Uno sconfinamento estetico che sostituisce alla lettura logica e sequenziale, una percezione prospettica istintiva.