Architettura e design

Nuova vita per la sede dell'Unione Industriali di Torino

Italia and Partners ha ridato nuova vita alla sede dell’Unione Industriali di Torino con un progetto di refitting che è intervenuto sia sull’estetica che sulle strutture dello storico edificio, valorizzando con rispetto e sensibilità il sistema delle facciate e migliorando la funzionalità e l’efficienza degli spazi interni.

La sede dell’Unione Industriali di Torino si trova nell’elegante quartiere di Crocetta, immerso in una fitta trama di residenze Art Nouveau. Edificata nel 1876, a sede è stata ricostruita integralmente tra il 1956 e il 1958 da Mario Dezzutti in una logica modernista, adottando soluzioni all’avanguardia per l’epoca come le facciate in vetro e alluminio e le strutture portanti in calcestruzzo armato con luci ampie 15 metri.

Rigenerare l’edificio secondo le nuove esigenze funzionali, normative e di efficienza energetica è stato il fulcro dell’incarico affidato allo studio torinese Italia and Partners guidato da Matteo Italia, che ha analizzato gli spazi e le strutture con un approccio molto attento alle implicazioni storico-architettoniche e alla valenza dei materiali originari.

L’operazione più significativa e più visibile del progetto si è rivolta al ripensamento della facciata esistente, in particolare alla sua partizione in alluminio, vetro e vetrocemento all’interno della quale sono incapsulati il vano scale e gli ascensori: essa versava in condizioni estremamente critiche a causa del deterioramento strutturale e delle copiose infiltrazioni d’acqua.

Il lavoro di Matteo Italia si è concretizzato nella rimozione integrale della facciata compromessa, sostituita con una struttura in alluminio e vetro con montanti, traversi e vetrocamera isolante. La nuova facciata si presenta come un innesto rispettoso, proprio perché è stata disegnata seguendo un ritmo ispirato alla scansione di quella originaria, in modo da non distorcere i rapporti volumetrici con le parti mantenute. Nella nuova soluzione viene però accentuata ed enfatizzata la dimensione della verticalità, conferendo all’insieme maggiore slancio ed eleganza. L’intervento ha avuto un impatto significativo anche dal punto di vista delle performance, risolvendo una volta per tutte sia i problemi di dispersione termica sia quelli dovuti alle infiltrazioni.

Anche gli interni dell’edificio sono stati coinvolti in un processo di profondo rinnovamento: la hall, le sale riunioni e la sala del consiglio, vale a dire gli ambiti più prestigiosi e di maggiore rappresentanza, sono state studiate e reinterpretate con particolare attenzione, organizzando il loro refurbishing intorno a un unico e coerente lessico formale.

Nella hall i pavimenti originali sono stati mantenuti e ravvivati, mentre il bancone e le armadiature sono stati rivestiti con pannelli in noce canaletto e lastre in fenix nero e blu laccato. La luminosità delle sale riunioni, totalmente ristrutturate e da cui adesso si gode di un’ampia visuale panoramica sulla città, è agevolata grazie alla trasparenza delle nuove facciate. Nelle sale riunioni i pavimenti sono stati rinnovati utilizzando piastrelle con effetto marmo calacatta oro, ad accezione della sala del consiglio che invece si distingue per il grande arazzo, l’elegante parquet a spina e l’aristocratica controparete in laccato nero opaco e tessuto in velluto di colore blu tesato. Al centro della stanza campeggia -scenografico- un tavolo centrale di oltre 7 metri in noce canaletto e metallo, realizzato su misura dallo studio Italia and Partners con uno stile asciutto e raffinato.

La sistemazione dell’edificio ha riguardato, naturalmente, anche il complesso sistema degli spazi comuni, come i lunghissimi corridoi che caratterizzano l’assetto planimetrico dei piani, i corpi scala, i disimpegni, i bagni. Ognuno di questi ambienti ha subìto miglioramenti e ridefinizioni specifiche di carattere estetico e funzionale. I bellissimi mosaici originali presenti sulle scale e nello sbarco degli ascensori sono stati preservati e valorizzati con l’introduzione di velette LED a luce radente che ne permettono una migliore lettura. Allo stesso modo è stata recuperata l’elegante boiserie che incornicia le scale e gli spazi di connessione.

Un tema particolarmente sviluppato è stato quello della qualità luminosa di tutti gli ambienti, ottenuta tramite un preciso bilanciamento della luce naturale e di quella artificiale con l’inserimento di faretti a scomparsa all’interno delle gole nere realizzate nei soffitti, una vera e propria signature riconoscibile in tutti i lavori di Italia and Partners.

L’effetto complessivo è quello di un intervento di grande equilibrio e sensibilità formale, che riesce sia a ottemperare alle nuove necessità tecniche e performative nel rispetto di un edificio storico di grande valore architettonico, sia a enfatizzarne i volumi e l’estetica, attualizzandola con l’introduzione di piccoli ma significativi gesti contemporanei concepiti su misura, come dichiarato dal progettista:

“Abbiamo elaborato un progetto strutturato su molteplici e mirate azioni al fine di rafforzare la presenza dell’edificio all’interno del tessuto edilizio torinese, ammodernando e valorizzando le facciate con interventi “tailor-made” nel rispetto del disegno originario”.

Progetto: arch. Matteo Italia - Italia and Partners
Photo credit: Federico Moschietto

In evidenza

Articoli recenti

Riviste

Leggi anche