Troncaccio e Cortenzio: pillole di green building
di Marco Piccoli
Tra le aggraziate colline Franciacorta è avvolto un esteso podere in cui trova spazio - e applicazione - un progetto residenziale ispirato ad armoniose note di green building . L’unico assillo del fattore è l’abbattimento - progettualmente necessario - di un gruppo di noci nazionali, patriarchi indiscussi del fondo. Storicamente il Noce nazionale simboleggia luoghi di incontro e confluenza: come rievocarli in un contesto living teso alla preservazione? La clinica del Legno di MF Design ha realizzato un progetto che rinsalda il legame tra innovazione e ancestralità.
“Siamo stati fortunati” sospira l’anima di Troncaccio, scalfendo la quiete del radioso salone a spinapesce italiano. “Già, indubbiamente” concede quella di Cortenzio, addensata un po’ più in là, oltre la zona giorno della residenza Monticelli Brusati. “In fondo, siamo rimasti qui, dove siamo nati, nella terra che accolse generosamente le nostre radici”. Al crepuscolo di Ponente, gocciolano gli ultimi istanti di una fioca luce primaverile, mentre sul podere imbrunito si distendono placide le ombre delle colline Franciacorta.
“E pensare che per anni abbiamo sfrondato al vento, a pochi passi da qui, ricordi?” rilancia vagamente nostalgico Troncaccio. “Sì, certo, ma a quest’ora potevamo essere mobili, capisci? Transitori, provvisori, sempre in balìa degli eventi. O semplicemente, fusti di noce nazionale alla mercé del mercato. E invece siamo molto di più: ci hanno rivitalizzato, ci hanno trasformato in tasselli bisellati e interconnessi, 200 mq di elegante spinapesce italiano, sospesi tra arte e design. Non sei d’accordo, Troncaccio?” “Altroché! Ora che ci hanno posato qui… siamo diventati il palcoscenico delle migliori serate nello chalet, e possiamo persino goderci i bagordi dei tornei di poker in incognito!”.
L’ilarità di Troncaccio viene perforata dai sette rintocchi della pieve del podere, a qualche centinaio di metri più a nord. “Ho sentito un po’ di malumori levarsi dal vigneto” soggiunge Cortenzio “pare che le viti siano gelose del vignaiolo”. “Naturale che lo siano!” sentenzia Troncaccio. “Da quando le raffiche di Garbino hanno spifferato il gossip del nostro soggiorno tra le Dolomiti Bellunesi… coccolati dai mastri falegnami sedicensi… sai, le vigne più anziane sono un po’ invidiose”. Cortenzio, distinto noce italiano ed ex sentinella del podere, sta al gioco di Troncaccio - suo gregario - e rincara la dose: “Ovvio, come non rosicare se fossi una vite? I chirurghi del Legno di MF Design ci hanno trattato come sommi pazienti: tutto il giorno nella spa del Legno, 12 mesi di essiccazione naturale, listellature di precisione, insomma, da fusti di noce nazionale a tavoloni pregevoli e poi… ” proferisce Cortenzio, in una digressione appena accennata, composta nel fievole baluginio del salone a spinapesce.
“Il green building è stata la nostra seconda vita. Ci hanno custodito con riverenza e - subito dopo - riabilitato al ruolo che ci spetta: in fondo, siamo il nobile mantello di casa su cui tutti vorrebbero muovere i loro passi, perché dai nostri tasselli trasuda la storia dei falegnami bellunesi che ci hanno salvato” ribadisce con uno sprazzo di commozione l’ex vedetta del podere Troncaccio.
Un altro rintocco di campane spacca la mezza. Un breve tramestio echeggia dall’ingresso, spargendosi nel sontuoso salone in noce. Troncaccio e Cortenzio, eterne anime del podere, si ritirano sommessamente nei ranghi di spettatori silenziosi, disseminando la loro complicità su ogni tassello a fregio MF Design. Lo chalet si popola vivacemente di genuina convivialità: nuovi fasci luminosi sciamano sullo spinapesce arrivato dalle Dolomiti, esaltandone la cura estetica ottenuta grazie alle meticolose lavorazioni sui toni di noce nazionale.
Accorrono altre voci. Nell’atmosfera armoniosa che avvolge lo chalet si intrecciano gli accenti, quasi come un vortice di endorfine impazzite. Poi una sciabolata netta recide l’attesa: prorompono un delicato sfrigolio di bollicine - e a seguire - tintinnii di calici a gogò. Nel turbine della festa, Troncaccio e Cortenzio - pur senza volerlo - rapiscono ancora sguardi ammaliati tra gli astanti. Nessuno li riconosce, ma tutti subiscono il fascino del prezioso mantello ligneo - confezionato da MF Design - che inonda il salone di equilibrate geometrie. È sera, e sulla rassicurante trama del Noce italiano, discende un’aura di ritrovata essenzialità
Ph. Mattia Aquila