Architettura in aperto dialogo con l'arte

Una squadra eccellente: è questa la forza alla base del progetto per la Casa D, esempio di sintesi fra progettazione verde, basata sull'uso del legno, e avanguardia architettonica sottolineata da interventi d'arte.

Si tratta di un'abitazione unifamiliare, con annesso studio-galleria, e si sviluppa su quattro livelli, incastonandosi sul fianco di una montagna, nei dintorni di Bressanone.

Il progetto è stato curato dallo studio di architettura Pauhof, di Vienna, ed è il risultato della collaborazione fra Micheal Hosfatter e Wolfgang Pauzenberger, che hanno portato a termine una composizione che abbraccia due tipologie edilizie e ne rappresenta la sintesi.

La struttura di base è in cemento armato e comprende setti portanti centralina, a partire già dalla prima quota, e anche per i livelli successivi, è interamente realizzata in legno. 
Particolarità del progetto è, inoltre, la scelta di rivestire i prospetti con una particolare trama tessile, definita dall'accostamento di listelli in legno di quercia, trattati con una particolare tecnica di bruciatura.

Articolato e legato a scelte progettuali molto precise, il processo per ottenere la tonalità scura, che non veste solo un ruolo estetico ma è in grado di rendere l'essenza più resistente alle intemperie, è stato seguito anche da Manfred Alois Mayr, artista di Bolzano.

La particolarità del progetto è anche la presenza di pareti curve, che inaugurano un movimento dinamico attorno alla casa. 
La struttura di base è di cemento armato, ma gli altri livelli sono realizzati esclusivamente in legno.

Distribuita su quattro livelli scomposti, la residenza ospita spazi ampi ed accoglienti.

Al livello più basso sono compresi il garage e lo studio-galleria. 
Salendo di un piano, si raggiunge una "zona-filtro", occupata da uno studio-biblioteca, da cui prendono avvio due percorsi circolari. 
Il primo, che rimane alla stessa altezza, comprende le camere dei bambini, alcuni spazi di servizio ed una sauna. 
Il secondo porta al soggiorno del piano superiore. 
Al secondo livello, la pianta è stata disegnata in modo da ospitare un'ampia zona giorno, con cucina e zona pranzo e, a loro speculari, la camera da letto padronale con i servizi privati. 
Al livello della terrazza, una zona relax, pensata soprattutto per sottolineare il contatto con la montagna.

Gli architetti dello studio Pauhof hanno progettato, per l'ultimo livello, un volume scatolare isolato e parzialmente sospeso che è stato trasformato nell'area più calda e accogliente della residenza, poiché ospita una stanza con camino, grandi finestre rivolte verso il paesaggio e una zona dedicata esclusivamente alla degustazione del vino.

L'approccio progettuale ha tenuto conto non solo del livello strutturale e della distribuzione degli spazi, ma anche dei dettagli legati all'interior design.
Il legno, chiave di lettura dell'intero percorso, è l'elemento costitutivo anche dell'arredo ed è presente nella zona giorno e anche negli ambienti di servizio, fra cui i bagni.

Anche i percorsi curvilinei sono rivestiti da lamelle in legno di quercia. La tonalità scura raggiunta dagli elementi lignei, suggerita dall'artista bolzanino Manfred Alois Mayr, svolge una doppia funzione; da una parte, caratterizza la veste estetica del progetto, dall'altra questa tecnica offre una maggiore resistenza nel tempo.