Bioedilizia: nasce l'Eco Villaggio LOPS
Progettare e costruire un complesso residenziale ecosostenibile: questo è stato il primo obiettivo dell’Eco Villaggio Lops, alle porte di Milano. Per ottenere questo risultato è stato tenuto conto di tutti gli aspetti ecologici, partendo dalla scelta dei materiali e non sottovalutando anche le risorse naturali in un’ottica della salvaguardia dell’ambiente, del risparmio energetico e della tutela del benessere dell’individuo inteso come abitante. Il progetto ha quindi puntato tutto sulla bioedilizia e sulla bioarchitettura per proporre delle case a bassissimo consumo energetico e dall’elevato potenziale termico isolante.
Il progetto per l’Eco Villaggio Lops si è avvalso di importanti partnership, lungo tutta la filiera, sviluppate con aziende di riferimento scelte in base alle necessità evidenziate ed alle caratteristiche dei loro prodotti.
Materiali e prodotti utilizzati
Le pareti dell’edificio sono permeabili per permettere la diffusione di vapore. L’isolamento delle murature è infatti costituito da materiali naturali prodotti da FASSA che permettono di non creare la cosiddetta barriera al vapore spesso responsabile di umidità. L’intonaco naturale utilizzato e certificato eco-compatibile, di pura calce naturale NHL 3.5 a norma EN 459-1, è infatti ideale per intonacature altamente traspiranti e quindi per la realizzazione di Green Building e di restauri storici. Contiene solo materie prime di origine rigorosamente naturale e minerali riciclati; è a ridotte emissioni di CO2 e bassissime emissioni di sostanze organiche volatili. A ventilazione naturale, permette la diluizione degli inquinanti indoor, batteriostatici e fungistatici naturali. È inoltre riciclabile come inerte a fine vita.
Per gli interni è utilizzata la pittura POTHOS 003: di nuovissima concezione e ad alto contenuto tecnologico, grazie all'innovativa formulazione, capta e trasforma la formaldeide presente all'interno degli ambienti in composti stabili ed innocui.
La regolamentazione dell’umidità dell’ambiente, è garantita da sistemi di controllo elettronico intelligente del livello igrometrico di ciascun ambiente in grado di regolare perfettamente il livello di umidità nel modo più adatto ai parametri di salute e comfort.
Le pareti esterne sono realizzate in laterizio POROTON®, uno tra i materiali da costruzione a più elevata biocompatibilità, sia per le prestazioni che per il proprio ciclo di vita. Grazie alla vicinanza delle cave ed al raggio di distribuzione relativamente limitato, l'energia di produzione è notevolmente inferiore a quella richiesta per la produzione di altri materiali da costruzione e, al termine della propria vita utile, può trovare impiego come inerte senza eccessivo uso di energia di trasformazione.
Le caratteristiche della muratura utilizzata e l’aggiunta del rivestimento a cappotto IN-FINITY di FASSA, di nuovissima concezione, permettono l’accumulo di calore, la coibenza e lo smorzamento, garantendo condizioni di comfort sia d’estate che d’inverno.
Il riscaldamento inserito nel complesso residenziale è per irraggiamento. Gli impianti radianti funzionano con acqua a bassa temperatura (25 - 40°C) e sono pertanto ideali per essere integrati con pompe di calore, la cui tecnologia sfrutta la fonte energetica rinnovabile. Da non trascurare che l’efficienza di una pompa di calore migliora del 25% se abbinata ad un sistema radiante rispetto ad un impianto a ventilconvettori, sia in riscaldamento che in raffrescamento. Tutti i componenti dialogano perfettamente tra loro e sono gestiti in modo semplice e intuitivo anche a distanza.
L’intero sistema utilizza al massimo l’energia solare grazie ad un impianto fotovoltaico a servizio di ciascun condominio che utilizza meno combustibili fossili per climatizzare l’abitazione. Il sistema è quindi eco-cosciente, rivolto quindi ad un uso eco-compatibile delle risorse.
L’isolamento acustico è stato garantito grazie all’utilizzo di materiali speciali INDEX come il TOPSILENT Eco, un isolante termoacustico la cui parte fibrosa è costituita da una lana di poliestere atossica ricavata dal recupero e dalla rigenerazione del PET delle bottiglie delle bevande gassate e delle acque minerali separate nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La fibra così ottenuta va considerata come un materiale doppiamente ecologico, sia perché sottrae all’ambiente un volume elevato di rifiuti sia perché il prodotto ottenuto attraverso un processo termico esente da collanti non irrita la pelle e non punge.