Blaj Cultural Palace: quando la pavimentazione è protagonista

A Blaj, piccola città romena nella regione della Transilvania, il Blaj Cultural Palace è tornato a nuova vita. L’architetto rumeno Vlad Sebastian Rusu ha resuscitato questo “palazzo della cultura”, costruito nel 1930 e caduto in rovina per vent’anni, dopo essere stato devastato da un incendio nel 1995.

L’edificio, originariamente progettato dall’architetto di Bucarest Victor Smigelschi come sede di un’associazione culturale transilvana, fu rinnovato nel 1960 per offrire alla città di Blaj un cinema, una biblioteca, spazi museali dedicati alla storia e all’etnografia della regione e un centro di diffusione musicale.

L’architetto Rusu, incaricato della riprogettazione del Blaj Cultural Palace, recuperate vecchie immagini degli esterni ha potuto riportare la facciata dell’edificio alla sua struttura originale ma, non essendo disponibili analoghi documenti inerenti allo stato degli interni, ha scelto, in maggior libertà creativa, di realizzare spazi semplici ed ampi facilmente adattabili a soddisfare le esigenze di differenti iniziative ed attività.

I lavori si sono svolti dal 2013 al 2016 ed il “palazzo delle cultura” di Blaj è ora dotato di una sala principale, con palco, che offre posti a sedere per 250 persone. Qui le pareti sono state spogliate del loro intonaco per svelare una muratura robusta che incorpora grandi archi, colonne sfaccettate e dettagli sporgenti.

Il rifacimento del tetto è stato utilizzato per dare una nuova dimensione spaziale, con ampi lucernari studiati per creare una zona cuscinetto tra gli elementi vecchi e nuovi e consentire alla luce naturale di illuminare le importanti pareti, mettendone in evidenza le diverse trame. Le aree destinate ai magazzini e gli spazi di servizio sono stati spostati nell’interrato, liberando così il piano terra che ora accoglie un grande foyer e le strutture per il backstage.

Il primo piano ospita impianti di stoccaggio supplementari e gli uffici dell’Accademia di Romania, l’organizzazione culturale che promuove l’arte, la scienza e la letteratura nazionali. L'intervento ha comportato anche la realizzazione degli impianti elettrici, di riscaldamento, sanitari e di ventilazione e il recupero del cortile posto a sud est dell’edificio.

I pavimenti in resina

Il progetto di recupero e riqualificazione dell’edificio ha previsto la realizzazione di pavimentazioni in resina, per le quali è stato scelto di utilizzare un efficace sistema Mapei.

In via preliminare il sottofondo e stato realizzato con TOPCEM, legante idraulico speciale per massetti a presa normale, asciugamento veloce (4 giorni) e ritiro controllato.

Su questo nuovo massetto e stata applicata una mano di primer epossidico PRIMER SN e, immediatamente dopo, è stata effettuata, sulla superficie fresca del primer, una semina di Quarzo 0,5 per consentire la perfetta adesione del successivo rivestimento in resina.

A indurimento avvenuto del primer è stato steso MAPEFLOOR I 300 SL - formulato epossidico bicomponente, ad alto contenuto solido - utilizzato come rivestimento autolivellante di spessore 2 mm, addizionato con il colorante in pasta MAPECOLOR PASTE.

Per la sigillatura dei giunti di dilatazione ci si è avvalsi di MAPEFLEX PU 45, sigillante e adesivo poliuretanico monocomponente tissotropico verniciabile, ad alto modulo elastico e rapido indurimento. Per il corretto dimensionamento dello spessore dei giunti e stato utilizzato il cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse MAPEFOAM, che non assorbe acqua e conserva inalterate nel tempo le sue caratteristiche.

Partiti nel 2013, i lavori per la riqualificazione del Palazzo della Cultura di Blaj sono terminati nella primavera 2016. Oggi il Blaj Cultural Palace e tornato ad essere uno dei più importanti siti culturali della Transilvania, tanto da essere incluso tra i monumenti d’interesse storico, protetti a livello nazionale.

 

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