Architettura e design

In Emilia un asilo eco-friendly "da favola"

Sarà inaugurato il prossimo 19 settembre nel Comune di Guastalla (Reggio Emilia), il nuovo asilo che accoglierà 120 bambini dell'età 0-3 anni, in sostituzione dei due nidi comunali d'infanzia, Pollicino e Rondine, danneggiati dal terremoto emiliano del maggio 2012.

L'architetto Mario Cucinella responsabile dello studio MCA che ha firmato il progetto, intende l'architettura come fonte educativa e non solo come materia soggetta a tendenze, e ad esprimere a piena voce questo concetto è proprio il progetto di Guastalla, risultato primo classificato alla gara di evidenza pubblica d'appalto integrato per l'ideazione e realizzazione del nuovo edificio, a fronte di un budget contenuto di 1.650 euro a metro quadro.

Il nido, con fondamenta in cemento armato ed esteso su un solo piano orizzontale, è stato pensato e sviluppato con l'obiettivo di stimolare l'interazione del bambino con lo spazio circostante, secondo una visione pedagogica in cui nulla è lasciato al caso, dalla distribuzione delle aree didattiche alla scelta dei materiali di costruzione, fino all'integrazione dell'ambiente tra interno ed esterno.

Chiari i richiami delle line tondeggianti e accoglienti dell'architettura, in particolare, dell'ingresso, al ventre materno e alla pancia della balena di Pinocchio, come sostenuto dal progettista stesso. Sono stati impiegati per il nuovo edificio in classe energetica A, materiali riciclati o naturali a basso impatto ambientale. La struttura portante del nido d'infanzia ad esempio, sarà costituita da telai in legno, sicuro rispetto alle sollecitazioni sismiche e ideale per mantenere l'isolamento termico.

L'elevata coibentazione, la distribuzione ottimale di superfici trasparenti, il ricorso a sistemi all'avanguardia per il recupero dell'acqua piovana, e l'inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico, consentiranno poi di ridurre al minimo il ricorso ad impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell'edificio, così capace di autoprodurne il 45%.

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