Faire Chaolais: una casa a sbalzo sulle Highlands scozzesi
A descrivere in prima battuta un progetto suggestivo nel cuore delle Highlands scozzesi è proprio il suo nome sinestesico, Faire Chaolais, dal significato tanto poetico quanto ingegnoso: “View of the Sound”. A sorgere nella splendida penisola di Morar è una casa eco-friendly di recente costruzione, situata lungo il cosiddetto percorso “Road to the Isles” che collega Fort William a Mallaig. A dar vita al disegno, lo studio Dualchas Architects, prossimo a rappresentare il padiglione Scozia alla Biennale di Venezia, che ha saputo sapientemente adattare il concetto tradizionale di edificio rurale a una visione abitativa moderna che implica, tra le altre cose, l’inserimento dell’elemento panoramico come valore aggiunto della struttura.
L’edificio di 150mq si sviluppa su due volumi sovrapposti con punti focali perpendicolari. Il piano inferiore a sbalzo è composto da tre camere da letto, di cui due doppie e una singola con letto a castello, e uno studio con vista sul giardino interno, il tutto immerso in un terreno in pendenza; in quello superiore, che si connette con il paesaggio circostante, si staglia un’ampia zona giorno connotata da grandi divani in pelle e un’area dining con stufa a legna per riscaldare l’atmosfera anche in inverno. Le imponenti vetrate non solo incorniciano il living, ma permettono di godere della vista mozzafiato delle iconiche spiagge bianche del luogo.
La casa presenta una pianta centrale semplice, con la facciata sud incassata per dare forma a un balcone di livello superiore e garantire riparo dal sole. Il rivestimento in larice con schermo antipioggia si estende coprendo due lati e il tetto, soluzione adottata per mantenere un aspetto discreto dell’edificio quando entra nel campo visivo dei treni all’imboccare del passante ferroviario sovrastante. La sua conformazione amplifica inoltre l’effetto scenico durante le precipitazioni, cioè quando l’acqua piovana, scendendo, crea una piccola cascata al di fuori delle finestre delle camere.
Gli interni appaiono minimali, grazie alla pavimentazione in cemento bianco laccato e alla verniciatura in gesso altrettanto chiaro. L’attenzione maggiore è rivolta infatti alla luce naturale, che infonde sensazioni differenti e compone giochi di riflessi a seconda dell’angolazione la cui la si guarda.
Dal punto di vista energetico, l’abitazione è stata ideata per ridurre al minimo la dispersione termica e per questo si avvale di un sistema di ventilazione con recupero del calore e di riscaldamento a pavimento che sfrutta l’energia rinnovabile derivata da una pompa di calore ad aria.
Per forma e concetto, Faire Chaolais si discosta dalle canoniche strutture tradizionali presenti nella zona, risultato voluto dallo stesso architetto Daniel Bär, che descrive il progetto come una risposta genuina per una vera sfida, dovuta proprio al contesto territoriale complesso e impegnativo, situato a cavallo tra due arterie stradali trafficate. La configurazione allungata caratterizzata da due unici punti visuali e priva di aperture laterali, ruba ispirazione a “un telescopio o il paraocchi di un cavallo, che orienta la veduta bloccandone il contorno.”