Hotel Casalgrande: una nuova veste per l'acciaio corten

Il Casalgrande Hotel a Salvaterra di Casalgrande (Reggio Emilia), insediamento ricettivo che appare come un vero monumento immerso nella tranquilla area rurale emiliana, si ispira ai caratteri delle costruzioni locali pur attualizzandone il linguaggio.

La natura sognante e accogliente della campagna ha ispirato il suo andamento architettonico e i materiali scelti per ottenere un particolarissimo complesso che si avvale di un iconico involucro fornito da Stahlbau Pichler, realtà specializzata nel comparto facciate, tra le prime italiane ad avere utilizzato il software BIM per soddisfare progetti d'alta gamma come quelli richiesti nel settore hotellerie.

Il progetto

L'imponente struttura del Casalgrande Hotel, nella sua anima architettonica innovativa, s’inserisce con assoluta disinvoltura nel territorio circostante senza dunque costituirne una forzatura.
L'ingegnere Luca Monti e l'architetto Lorenzo Rapisarda dello studio M2R insieme all'ingegnere Luca Medici hanno sviluppato il progetto dell’hotel. Il carattere tipologico e distributivo della struttura trae ispirazione dai tipici casolari composti da due fabbricati (uno abitativo e l'altro lavorativo) predisposti attorno ad una corte centrale, nucleo delle attività della famiglia.
Con lo stesso principio, l'hotel risulta distribuito in due corpi di fabbrica organizzati intorno ad un cortile centrale; gli stessi sono stati orientati e posizionati all'interno del lotto così da essere acusticamente protetti rispetto alla strada.

La struttura e la facciata

Stahlbau Pichler ha realizzato il progetto della struttura metallica e quello delle facciate e li ha poi concretizzati dando forma al progetto.
I due corpi, uniti da un blocco di passaggio al piano terra, presentano entrambi una copertura a doppia falda, memoria dei vecchi casolari; gli stessi colori dei materiali ricercano un dialogo con le costruzioni locali.
Un primo corpo, di dimensioni maggiori, è dedicato alle camere: 42 stanze dagli ampi spazi elegantemente arredate, tutte affacciate sulla campagna o sulla corte. A caratterizzarlo è una scansione articolata di sottili e profondi elementi verticali e orizzontali in acciaio cor-ten in grado di creare una suggestiva trama di pieni e vuoti e di entrare in sintonia con i cromatismi delle terre e dei legni della campagna.
Esibendo questo gioco di elementi ortogonali e paralleli, le facciate paiono così espandersi verso l’esterno con profondi sbalzi e respiri continui, brevi e spezzati, senza però mai perdere l’impeccabile pulizia delle linee.
Un secondo corpo, minore, è stato sviluppato per i servizi comuni. Questo elemento, in antitesi con l’altro, si presenta come un blocco compatto, pieno, in cui si stagliano ampie aperture ad angolo.
I due elementi sono collegati tra loro da un terzo componente a piano terra, quasi un’estensione del corpo maggiore che si spinge fino all’altro blocco intersecandolo.
Anche le facciate assumono connotazioni differenti incarnando e riflettendo con tecniche distinte l’atmosfera circostante.
La facciata del corpo minore si presenta in cemento armato faccia a vista, mantenendo comunque le colorazioni delle masserie e dei cascinali che fanno da cornice al paesaggio rurale con i loro mattoncini dalle tinte calde.
Dall’altra parte la facciata del corpo principale è in acciaio cor-ten, caratterizzato da notevole resistenza alla corrosione ed elevata resistenza meccanica. Di nuovo torna il tema dei colori caldi, questa volta ottenuti attraverso l’esposizione dell’acciaio, allo stato non pitturato, alle diverse condizioni atmosferiche. Questa esposizione, innescando un processo che porta l’acciaio a rivestirsi di una patina uniforme e resistente, costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, impedisce il progressivo estendersi della corrosione.
 
Questa sorta di rivestimento dal colore bruno crea, oltre che un’ottima tecnica per armonizzare l’hotel al contesto rurale, una valida protezione contro l’aggressione degli agenti atmosferici.
L’utilizzo di questo acciaio consente apprezzabili riduzioni di spessore e quindi una corrispondente diminuzione di peso rispetto alle altre tipologie di acciaio.
 
L’Hotel Casalgrande rappresenta così un perfetto incontro fra modernità e passato, tra semplicità e tecnologia, senza che una realtà prenda il sopravvento sull’altra, mantenendo un sano equilibrio delle parti.
L’acciaio assume inoltre nuove vesti, si lega all’equilibrio della natura e l’asseconda. 
 
*Credits
Luogo: Salvaterra di Casalgrande (RE)
Progettazione architettonica: Lorenzo Rapisarda, Luca Monti (STUDIO M2R architettura), Luca Medici
Strutture metalliche e facciate: Stahlbau Pichler
Acciaio utilizzato: 130 t
Superfici facciate: 1.100 m² Cor-ten

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