Hupomone Ranch: la trasformazione di una fattoria in abitazione efficiente
Appurato che la nuova frontiera del lusso in ambito residenziale si avvale dello stretto legame tra struttura e natura incontaminata, l’architettura 2.0 sempre più spesso entra in campo per dar vita a edifici ecocompatibili e suggestivi, creati ex-novo o frutto di riconversione.
In questo scenario si inserisce Hupomone Ranch, che sfrutta le fondamenta di un’originaria fattoria situata nella Chileno Valley, a sole tre miglia a ovest del centro di Petaluma, città della contea californiana di Sonoma.
Restato incolto e abbandonato per circa trent’anni, il ranch è di recente stato oggetto di ristrutturazione per volere della famiglia proprietaria; da qui, ha attualmente preso forma una casa rurale di nuova generazione sviluppata su 232 metri quadrati. L’obiettivo primario consisteva nel trovare la giusta conformazione e il giusto equilibrio tra materiali e layout, in grado di riflettere non solo l’attenzione per la sostenibilità, argomento a cuore ai committenti, ma anche l’impegno verso un’agricoltura meno invasiva, il mantenimento dell’integrità del paesaggio circostante, dunque il rispetto per il contesto locale, in cui attività agraria e allevamento risultano ancora oggi una sostanziosa parte della vita quotidiana degli abitanti.
Aspettative queste, pienamente soddisfatte dalla sapiente riprogettazione ad opera di Turnbull Griffin Haeslopp Architects, studio d’architettura con sede a San Francisco, specializzato nella riqualificazione di costruzioni rurali di questo tipo.
L’equilibrio promosso dalla forma della struttura risulta un valore aggiunto notevole, assieme alla semplicità presentata dalla planimetria e dalla posizione oculata della realizzazione, capace di catturare stralci di panorama sino alla costa.
A nord, lo spazio riservato all’ingresso sfrutta la tipicità del tetto per offrire un riparo al di sotto, incorniciando al tempo stesso, grazie a porte finestre in vetro, rispettivamente la vista sull’esterno e sull’interno della casa.
La luminosa zona giorno centrale, implementata dalla palette neutra scelta per rendere omogenee le pareti in Cedro rosso occidentale e i pavimenti, nonché dall’assenza di pareti divisorie occlusive e dalla presenza di grandi finestre, si affaccia direttamente sul paesaggio a sud, affiancando la cucina, con vista sulla piscina, sormontata al livello superiore dalle camere da letto, e dai bagni.
La casa ha ottenuto la certificazione internazionale LEED Platinum e presenta una serie di elementi e funzionalità a risparmio energetico che rispondono ampiamente ai requisiti di efficienza previsti dalla cosiddetta normativa Title 24 vigente in USA dal 2014. Impianti passivi di riscaldamento e raffrescamento con massa termica e isolamento, e pannelli solari e fotovoltaici contribuiscono, ad esempio, a rientrare nei parametri di efficienza energetica, superando abbondantemente le soglie minime.
Parte integrante del progetto è poi l’aspetto paesaggistico, curato da Lutsko Associates, che coinvolge diversi spazi relax outdoor, il restauro ripariale e la cura di piante native.
Gli interni, studiati nei minimi dettagli dall’interior designer Erin Martin, si fanno bandiera di uno stile moderno ma ancorato alla tradizione rurale del posto, puntando quindi di complementi e accessori in grado di definire al meglio questa duplice anima.