Konieczny's Ark: una "torcia nel buio" in cemento e vetro

Immersa nel maestoso paesaggio della montagna polacca, vicino a Brenna, sorge un’abitazione all’avanguardia, disegnata da chi la abita, l’Arch. Robert Konieczny e vincitrice del premio Wallpaper Design Awards 2017. Konieczny’s Ark costituisce un esempio di architettura organica che richiama al tempo stesso emblemi arcaici e volumi futuristici ed è basata sulla conoscenza del territorio e delle problematiche locali, legate alle frane frequenti. 

Dopo attenti studi, è stato così creato un edificio ad un piano che ricorda la struttura di un tipico fienile polacco. Per ovviare al problema delle frane, la struttura dell’edificio è stata concepita in modo che una sola parte toccasse il terreno, e la restante seguisse la pendenza della collina. Per limitare i movimenti del suolo, è stata creata una base in cemento avente ruolo di ponte, sotto il quale l’acqua piovana sarebbe stata libera di scorrere in modo naturale: questo effetto di “tetto invertito” ottimizza così la costruzione, dando una sensazione di sicurezza, ed al contempo l’impressione di fluttuare sulla collina.                                            

Un edificio ottimizzato a livello strutturale e che al contempo non dimentica il legame con il paesaggio circostante. Tutta la casa è circondata da ampie vetrate che immergono completamente il visitatore nella

natura selvaggia, senza esporlo però ai raggi UV: i vetri sono stati infatti progettati per proteggere dai raggi solari. Per evitare un surriscaldamento e avere un efficace sistema di protezione della casa, inoltre, l’ingresso risulta costituito da un ponte mobile con doppia funzione di scale d’ingresso e porta.

Dalla rampa, poche rocce compongono il vialetto, che, in assenza di giardino, risulta aperto alla montagna e agli animali, che pascolano intorno alla casa. Per conservare rispetto nei confronti del territorio naturale, Konieczny non ha voluto inserire dei sistemi di illuminazione sul retro, ma ha preferito illuminare solo la parte frontale del corpo di cemento, trasformando la casa in una “torcia nel buio”.

Il materiale

Per gli interni, l’Architetto cercava una soluzione che desse continuità agli spazi e si integrasse sia con gli elementi interni, sia con l’esterno. Per questo è stato scelto Microtopping Ideal Work*, la soluzione cementizia polimerica che, in soli 3 mm di spessore, consente di creare raffinate superfici materiche e continue, senza fughe.  Di grande valore architettonico, lo spazio così creato si amplia acquisendo profondità, armonia e leggerezza. Gli interni si presentano ariosi, luminosi, connotati da un minimalismo elegante e caldo in cui vengono particolarmente valorizzati, anche dal pavimento, i complementi d’arredo di design scelti. I colori prevalenti sono chiari o neutri e si integrano perfettamente con il calcestruzzo che ricopre le pareti esterne e con il verde del paesaggio.

*Microtopping è un composto esclusivo Ideal Work, creato dall’unione di un polimero liquido e di una miscela cementizia, mescolati manualmente dall’applicatore autorizzato Ideal Work e studiato appositamente per la rasatura decorativa di superfici interne ed esterni. In soli 3 mm di spessore, consente di ristrutturare o cambiare velocemente l’aspetto degli ambienti; il tutto senza rimuovere le vecchie superfici siano esse in calcestruzzo, autolivellante, ceramica o legno. L’estrema velocità di posa consente di godere di nuovi spazi in poco tempo, senza disagi dovuti alla demolizione e costi aggiuntivi. La lavorazione artigianale del materiale garantisce un risultato sempre unico e originale. Inoltre, le moltissime combinazioni di colore e gli inserti decorativi disponibili, nonché gli effetti ottenibili lucidi, nuvolati o acidificati, permettono di personalizzare al massimo le superfici dando un tocco distintivo agli ambienti. È ideale per creare interni ad effetto cemento in cui l’effetto materico naturale del materiale viene esaltato al meglio.

 

Credits:

Authors: KWK Promes, architect Robert Konieczny

Authorial collaboration: architect Łukasz Marciniak

Collaboration: architects Marcin Harnasz, Aneta Świeżak

Structural engineering: Kornel Szyndler

Internal surfaces: Ideal Work

Investor: Robert Konieczny

Site area: 1694.0 m˛

Gross covered area: 78.0 m

Usable floor area: 138.0 m

Volume: 624.0 m˛

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