Neolith per il S. Jean Hospital, Bruxelles
Lo studio di architettura ALTIPLAN, con sedi a Bruxelles e Liegi, ha recentemente progettato la ristrutturazione della facciata del Saint Jean Hospital situato nel centro della capitale belga. L’ospedale, tra i principali del Paese, si affaccia su un tratto “cruciale” per un traffico cittadino tra i più congestionati d'Europa. La ristrutturazione della facciata doveva quindi garantire un buon isolamento acustico ed un’ottima resistenza all’attacco dello smog, oltre ad offrire un isolamento termico in grado di garantire un buon contenimento del consumo energetico.
L'architetto Phillip de Roos ha immediatamente optato per una parete ventilata - consolidata tecnica progettuale in grado di garantire risparmio energetico ed isolamento acustico - che ha poi scelto di realizzare con lastre Neolith.
"In un'area così inquinata, la composizione minerale e la struttura non porosa della superficie sinterizzata Neolith - ha dichiarato Philippe De Roos - rendono la superficie della facciata resistente, igienica e in grado di evitare la proliferazione di batteri e funghi, condizione ideale per un ambiente sanitario". La superficie compatta delle lastre Neolith, inoltre, favorisce la rimozione di sporcizia e graffiti, mentre è inattaccabile dagli agenti chimici della pulizia.
"L'isolamento termico degli uffici e delle aree ospedaliere costituiva un altro punto cruciale nella progettazione della facciata - prosegue l’architetto -. Per questo abbiamo deciso di fissare le lastre di Neolith (leggere malgrado il grande formato, grazie alla struttura sottile n.d.r.) su un sistema VM, mantenendo una distanza di 15 cm tra l'edificio e la facciata in modo da incrementare l'isolamento termico grazie alla corrente d’aria che viene a crearsi al suo interno."
"La struttura multi-strato della facciata ventilata - aggiunge De Roos - oltre a ridurre in maniera significativa gli sbalzi termici, consente anche un sostenuto abbattimento dei livelli di rumorosità, un altro dei principali obiettivi posti dalla committenza dell'ospedale Saint Jean."
Il fatto di dover tener conto delle necessità di efficienza energetica e durabilità non ha comunque penalizzato il lato estetico della facciata, la quale risulta tutt'altro che anonima. Philippe de Roos precisa che: “Abbiamo selezionato i pannelli Nieve e Nero per creare un esterno monocromatico e lucente che mantenesse il ritmo modulare delle finestre superiori e creasse un gioco bitonale casuale. Adottando questo schema anche sul soffitto del parcheggio interno, si è dotato l'edificio di un'estetica coerente in grado di perpetuarne il valore architettonico e strutturale.”