Panzerhalle, Salisburgo: un moderno loft senza soluzione di continuità
La recente riqualificazione dello storico edificio Panzerhalle, a Salisburgo, ha procurato allo studio di architettura austriaco Smartvoll ben 4 premi internazionali - iF DESIGN AWARD,
ID Best of Year Award, IIDA Global Excellence Award, WIN Awards 2016 -, complice, il carattere scenografico del progetto e l’utilizzo sapiente dei materiali.
“Abbiamo voluto rivitalizzare il fascino originale dello spazio. La grandezza e la spazialità di entrambi i piani sono state le nostre priorità.” Così, i curatori descrivono l’intervento sull’abitazione che ha visto la rivisitazione della consueta concezione di loft nel pieno rispetto della struttura preesistente.
A rendere gli spazi fluidi, senza soluzione di continuità, della costruzione sviluppata su 350 metri quadrati e due livelli, non è solo la monocromia che connota l’intera metratura ma anche l’impiego del calcestruzzo levigato e cerato che sagoma gli interni e assicura omogeneità visiva. Alla mera conservazione dello spazio si sono inoltre aggiunti svariati fattori qualificanti pensati ex-novo per dare nuova vita a Panzerhalle.
Per garantire costante luminosità a 360°, ad esempio, il team ha privilegiato ampie finestre a nastro svincolate da gallerie o corridoi, implementando la massima ariosità negli ambienti circostanti. Camera da letto, bagno e camera per gli ospiti sono distribuiti come corpi separati all’interno dello spazio mentre la cucina - un blocco di sette metri di lunghezza - si staglia al centro dell’open-space del piano terra.
A porsi come elemento scultoreo e intermediario è infine la scala in cemento che, flessuosa e dal design dinamico, mette in relazione le differenti aree funzionali e diventa tratto peculiare del progetto. La scala arriva infatti a rappresentare un’architettura nell’architettura secondo cui ingegneria e impatto estetico dialogano armoniosamente e ingegnosamente.
Al fine di non intaccare l’uniformità del complesso, permettendo così a tutta la metratura di mantenere grande coerenza interna, oltre al cemento risultano pochi e per lo più semi trasparenti gli altri materiali utilizzati, primo fra tutti il vetro profilato Profilit.
Ogni altro complemento sembra essere integrato nell’organismo portante, come a creare un quadro immutabile che lascia all’apertura e alla quasi totale assenza di barriere il vero protagonismo.
Al livello più basso, la camera è collegata a due balconi che a loro volta paiono ulteriori prolungamenti della struttura principale, dotati di un giardino zen che ospita un manto erboso, un albero di gelsomino e una classica area relax.
*Credits
Collocazione: Salisburgo, Austria
Architetti: Philipp Buxbaum, Christian Kircher
Project Team: Olya Sendetska, Tobias Colz, Simona Slavova
Area: 350 m2
Fotografie: Tobias Colz/smartvoll