Architettura e design

Penthouse One-11: un attico bilivello nella CityLife milanese

A meno di un anno dall’apertura, Milano Contract District, polo strategico che unisce Design e Real Estate, vanta già numerose realizzazioni di spazi su misura nel capoluogo lombardo.

Tra le più recenti, spicca la Penthouse One-11, il lussuoso attico bi-livello di oltre 300 mq, con vista sulla città e sul parco, all’interno delle Residenze disegnate da Zaha Hadid nella CityLife milanese. L’appartamento, completato con alcuni pezzi di arredamento scenografici Dilmos si pone come vero e proprio “Sensory apartment” espressione del concept ideato da TecMa Solutions “Psicologia dell’Abitare”, che identifica un modo innovativo di progettare l’abitazione, finalizzato al benessere della persona.  

Per gli architetti della project division coinvolta, il lavoro si è presentato da subito come una vera sfida, giocata su vincoli tecnologici, tipologici, distributivi e temporali – 2 soli mesi per finalizzare il progetto -. La strategia mirata messa a punto dal team ha tuttavia reso possibile un prodotto architettonico coerente con le aspettative del mercato moderno, e fondato sul principio di uno spazio senza soluzione di continuità tra ripartizione muraria e l’arredo, tra le pavimentazioni e i rivestimenti, tra le suddivisioni trasparenti e cieche, tra i sistemi di separazione mobile e statica, tra le finiture degli arredi e le superfici dei piani di appoggio.

L’ingresso strombato, una sorta di “varco” che conduce al living, è connotato da differenti materiali quali lastre di Statuario magnum oversize di Rex a pavimento, rovere termotrattato sulla parete del vano tecnico e ripostiglio Wall&Door di Lualdi, lastra di vetro grigio bordata con ferro crudo di Fontanot.

Sin dall’inizio si stabilisce una connessione visiva con gli spazi di socializzazione della casa: da una parte, il taglio feritoia che seziona e conferisce spessore al muro sul soggiorno, dall’altra la lunga parete con finitura grigio cemento (elicotterato a base di calce Oikos). Quest’ultima è interrotta da sole due aperture e dilavata, lungo tutta la sua estensione, da un taglio continuo di luce (Moon Line di Flos), che accompagna lo sguardo sino all’ingresso della cucina. Il lungo percorso che connette l’ingresso alla cucina, costituisce il fulcro compositivo di tutto lo spazio, mettendo in relazione la zona giorno con la zona notte e la zona ingresso con la zona di servizio.

L’arrivo in cucina coincide col cambio di pavimentazione: ritroviamo, infatti, lo Statuario di Rex dell’ingresso che, ora, si espande a vena continua sin sopra le pareti, inondando anche il locale attiguo della lavanderia. La scelta dello Statuario suggerisce un lusso equilibrato attraverso il quale stabilire, con precisione, il punto di contatto fra tradizione e moderno.

La lunga cortina muraria che separa la zona giorno dalla notte, viene infranta in soli due punti, il primo dei quali immette, attraverso aperture impercettibili raso muro (Wall&Door laccato opaco di Lualdi), allo spogliatoio/disimpegno del bagno di cortesia e della camera matrimoniale. Quest’ultima definisce un volume fluente, organizzato su tre ambiti distinti, ma connessi tra loro da sistemi di aperture scorrevoli a tutta altezza (Drive laccato lucido di Lualdi): lo spogliatoio, la camera, il servizio igienico (quest’ultimo, dotato sia di vasca free standing - Cono di Gessi - sia di box doccia - Stilla e CTC-).

Qui, il gioco delle superfici, dei materiali e della luce diventa identitario: il pavimento in legno di rovere Natural Genius di Listone Giordano, risvolta sulla parete del letto e della vasca dilatando il volume; i grandi formati magnum oversize in grès di Florim (Industrial Steel), cingono la doccia rendendola plastica; le superfici opache e granulose delle pitture Biamax di Oikos, introducono sofisticati effetti cromatici; le texture in rovere termotrattato e laccato opaco degli arredi di Lema (Naica e Text), distinguono le pareti attrezzate; le riflessioni degli specchi e le trasparenze dei vetri (Torsellini Vetro), amplificano le sensazioni percettive; le sorgenti luminose di Flos si integrano nell’architettura realizzando al contempo scenari funzionali e suggestivi, mentre le schermature solari Resstende provvedono a filtrare la luce naturale e garantire privacy.

Nello specifico, per il bagno padronale è stato impiegato un sistema di schermatura a rullo, modello Laylight Sintesi Standard Sinuoso con movimento a catena metallica e tessuto ignifugo bianco composto al 100% da Trevira; per il bagno dedicato ai giovani di casa, la scelta è ricaduta invece sul sistema Roman Shade, abbinato ad un tessuto misto lino e cashmere, nella tonalità lino greggio.

Tranne le aree dell’ingresso e della cucina, il pavimento è caratterizzato dall’utilizzo di un’unica finitura lignea in essenza di rovere color tortora. La scelta di Slide Natural Genius di Listone Giordano come superficie aggregante di tutto lo spazio abitativo, nasce dalla volontà di trasformare il classico parquet in un sistema di arredo a pavimento con ampie “risalite” sulle pareti verticali.

L’accesso al piano attico avviene attraverso una scala in linea aperta sul soggiorno. La ridefinizione operata da Fontanot del collegamento verticale esistente, rientra negli interventi più qualificanti del lavoro. Lo sbarco al livello superiore è enfatizzato poi dalla visione esterna della grande terrazza alla quale vi si accede attraverso uno spazio aperto sul volume a doppia altezza del soggiorno. Questo è dotato di una cucina minima (One 80 di Ernestomeda), occultata all’interno della parete divisoria che, attraverso i pannelli scorrevoli di Lema, introduce alla camera principale di questo piano.

La ricerca di superfici diverse accomunate da un’estetica rigorosa, costituisce il leitmotiv di questo progetto in cui legno, ferro grezzo, Corian, gres porcellanato e vetro si mescolano con naturalezza. 

In evidenza

Articoli recenti

Riviste

Leggi anche