Ristorante Myrto, Porto Cervo: tributo alla Costa Smeralda
“Che cos’è la Costa Smeralda, qual è la sua essenza? È questa la prima domanda che ci siamo posti. Ettore Sottsass diceva: ‘L’architettura si abita mentre l’arte si guarda; questa è una differenza fondamentale. L’architettura è un’esperienza fisica e sensoriale perché ci si va dentro”. Nicola Brenna - studio wok
Il progetto di restyling del ristorante Myrto di Porto Cervo curato da studio wok diventa uno strumento materico, etereo ed essenziale per raccontare la Costa Smeralda, terra di rocce granitiche modellate dal vento e scaldate dalla luce del sole e dai riflessi del mare cristallino. In un continuo dialogo con il verde della macchia mediterranea.
La matericità malleabile della pietra diventa architettura da abitare.
Lo spazio interno assume i tratti di una caverna dalle forme sinuose e dalle tinte della terra Sarda, che rendono l’atmosfera domestica ed ovattata e riportano alla mente un’idea arcaica della mediterraneità. Anche il patio esterno si trasforma in un interno, una grotta sottomarina con un tetto leggero che reagisce al vento e alla luce del sole e lascia intravedere il cielo. In questi spazi astratti e sinuosi, arredi e volumi colorati giocano a contrasto e danno vita ad una palette di verdi che riprende le tinte della vegetazione.
Allo stesso tempo l’approccio di Myrto è ugualmente innovativo con un concept in cui la pizza gourmet e l’alta cucina dialogano in modo sinergico, intrigante e unico.
I materiali, i colori e gli arredi del ristorante sono stati scelti e ideati appositamente per questo progetto per il quale studio wok si è avvalso della collaborazione di aziende di alta qualità: dall'illuminazione Flos agli arredi Belca fino alle finiture ricercate, come Zer04 di La Calce del Brenta per il rivestimento a parete, Mapei Ultratop Loft utilizzato per il pavimento e il cotto smaltato, in una cromia custom, di Fornace Brioni.
Photo credit: Simone Bossi