Social Housing 2.0: quando riqualificare si tinge di creatività
Un obiettivo, differenti modalità per raggiungerlo. A metà fra l'edilizia privata e quella pubblica, il Social Housing 2.0 non sembra porsi limiti, almeno per quanto riguarda la creatività.
Quando infatti la necessità di riqualificare gli edifici residenziali pubblici chiama, l'ingegno risponde, dando vita a progetti stimolanti che non solo soddisfano i requisiti di efficienza energetica prefissati ma vanno oltre, aggiungendo ricerca estetica ed effettiva attenzione all'aspetto sociale.
Questo è stato, per citarne uno fra i primi, il caso dell'eco-quartiere galleggiante carbon neutral, dotato di case a basso consumo, costruito nel maggio 2012 nel vecchio porto di Houthaven a pochi passi dal centro di Amsterdam, divenuto in seguito format replicato e reinterpretato, e persino location di culto per svariati settori del lifestyle.
In particolare, lo sviluppo del fenomeno e l'utilizzo sempre più frequente di blocchi e container abitativi, non solo come unità funzionali, a basso costo e sostenibili, ma anche come terreno fertile su cui scatenare l'estro, riflette una tendenza sempre più consolidata e colleziona assensi dalle menti creative.
Si inseriscono proprio in questo contesto, anche la Container City di Londra, sede di veri e propri loft eco compatibili, la città studio Mill Junction a Johannesburg e la recente notizia che vedrebbe protagonisti di un interessante progetto di Social Housingle baraccopoli Dharavi di Mumbai in India. Il progetto, ideato dagli architetti dello studio CRG Architectural Consultants e classificatosi terzo nell'ambito della "SuperSkyScrapers Competition", prevedrebbe infatti la trasformazione del quartiere in due grattacieli ecosostenibili dai colori vitaminici - blu, rosso, verde, giallo - i cui mattoni sarebbero vecchi container riqualificati, con il fine di garantire un più sano stile di vita agli attuali abitanti. Gli edifici così eretti si avvolgeranno su se stessi, contando il primo 139 piani per un'altezza di 400 metri, il secondo 78 piani per 200 m. È poi 4.500 il numero dei container che serviranno per completare la struttura, perlopiù costituita da acciaio e cemento, e 5.000 le persone potenzialmente ospitabili. Si prevedono inoltre il riciclo delle acque nere e grigie, spazi destinati alle riserve d'acqua, giardini e aree comuni.