Tea House: un ponte tra passato e presente negli Hutong di Pechino

Situato nel cuore del distretto Hutong di Pechino, noto per le tradizionali abitazioni a corte, il progetto Tea House curato dagli architetti di Arch Studio si sviluppa su uno spazio di 450 metri quadrati caratterizzato da un arioso e moderno layout a L. L'edificio, dapprima sede e punto di ritrovo per meeting aziendali, è stato recuperato e trasformato in un’ampia sala da tè che offre aree di ristoro e relax.

  • La riqualificazione del preesistente

La pianificazione è iniziata con lo studio e la mappatura del vecchio stabile, dalla muratura a vista ai rivestimenti in legno ormai in decomposizione. La ristrutturazione dell’esistente da parte dei progettisti ha tuttavia tenuto conto dell’originario valore storico ed economico, intervenendo con lievi modifiche dove necessario: nell’ala nord ad esempio, è stato sostituito solamente ciò di più visibilmente danneggiato dal tempo come i mattoni. Allo stesso modo, il restauro dell’ala sud, volto al raggiungimento di uno stile semplice e minimale, ha comportato un parziale rinnovo del tetto e delle pareti, mentre le ali est e ovest sono state integralmente ricostruite in legno e completate da un tetto spiovente.    

  • La costruzione del nuovo

Contrariamente alle configurazioni delle tipiche “siheyuan” del posto che presentano come tratto distintivo una galleria aperta sull’esterno, le esigenze di performanza energetica del nuovo ambiente hanno portato alla sua chiusura per un migliore isolamento termico tramite il ripensamento del dehor, non più esposto direttamente ma racchiuso, sinuoso e uniforme.

Qui il contrasto tra la luminosità e la tonalità scura della muratura circostante nonché delle colonne portanti lignee crea un accattivante ponte tra antico e contemporaneo, dividendo delicatamente le tre differenti sale e collegando visivamente la superficie privata con quella pubblica al di fuori.

Strategiche per aumentare l’effetto risultano le facciate in vetro che paiono galleggiare sul terreno e riflettere le canne di bambù a parete, ancora una volta simbolo del legame tra tradizione e design 2.0. Secondo la filosofia alla base del rinnovo, la nuova vita dell’edificio funge per l’appunto da catalizzatore della rivalorizzazione del passato, proprio grazie a un comfort inedito traghettato dalle più odierne tecniche di progettazione.  

*photo credit: Wang Ning

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