Tra antico e nuovo: "L'Hotel Bethmann", Bordeaux
All’interno della villa Hotel Bethmann, a Bordeaux, in Francia, gli spazi sono rivelati dall’incontro tra passato e presente. Tutto ciò avviene nell’interpretazione e nell’articolazione dei segni architettonici esistenti che emergono dal progetto, curato da Martins | Afonso atelier de design, dove ogni nuovo elemento architettonicosi adatta e balla in questo contesto.
Situato sull’estremità del Jardin Public nel centro della città, il quarto piano della villa, dal 1850, apre a questo strepitoso giardino, mostrando il suo maestoso scenario nel corso delle stagioni. Grazie ad un ingente eredità, la sfida di questa ristrutturazione era di creare un nuovo ambiente living adeguato alle esigenze attuali, senza distorcere quelle che lo spazio già offriva e, allo stesso tempo, portare una nuova energia che non sarebbe caduta in un semplice mimetismo.
Il rinnovo ha compreso una completa ristrutturazione degli interni includendo un riadattamento termico rispettando le esistenti condizioni dell’edificio.
Quest’ultimo abbastanza promettente grazie allo stato ben preservato delle sue caratteristiche interne, come la lavorazione del legno, i pavimenti e le rifiniture in gesso, creando la prima disposizione del progetto ossia la conservazione di questo patrimonio. Questo ha sollevato la questione dell’implementazione e del valore di ogni singolo aspetto, ma l’obiettivo era di ridimensionare le esistenti condizioni attraverso la generazione di un contrasto con l’utilizzo di nuovi elementi architettonici.
Materiali e ambienti
L’assegnazione degli spazi interni dell'edificio ha comportato la seguente sistemazione: al piano terra, due soggiorni e una cucina; al primo piano, un’ulteriore soggiorno più intimo, l’ufficio e una stanza fitness con un bagno; al secondo piano una suite padronale con un letto imponente, una cabina armadio e un bagno spazioso; al terzo piano due camere per bambini con bagno adiacente; al quarto piano una suite per gli ospiti. Gli interni sono stati disegnati cercando di mantenere il fascino di questi spazi antichi, portando una svolta di contemporaneità duratura nel tempo. Il vecchio e il nuovo dovevano ricercarsi l’un l’altro attraverso questo gioco di contrasti.
La sala da pranzo ci conduce in un giardino privato all’interno del Jardin Public, attraverso un portico rivestito con lastre di acciaio corten ai lati. Questa crea un’atmosfera tranquilla, un invito a un momento rilassante e familiare.
Al primo piano, specifiche idee hanno condotto alla realizzazione di un ufficio. Le pareti sono rivestite di legno di quercia, sul quale poggia una libreria. Qui di nuovo, il contrasto tra la tonalità della quercia e gli elementi scuri apporta un’atmosfera tranquilla a questo spazio. La parete rivestita di Quercia si trova anche nell’ampia cabina armadio del secondo piano che permette di risaltare le cornici bianche in cartongesso.
Tutte le caratteristiche di legno, il mobilio del bagno, i rivestimenti, le librerie, sono designate a seguire la stessa estetica, unendo questi due materiali. Tutto questo porta a un'omogeneità delle componenti, come un filo comune in ogni spazio eclettico.
Ogni bagno è stato disegnato accordandolo a ogni particolare ambiente, lo spazioso bagno dei genitori, per tutta la lunghezza, è materializzato in due righe, una chiara e una scura, fondendo la parete, il pavimento e il soffitto in un singolo elemento. Il bagno dei bambini ha un lavoro di piastrellatura più tradizionale, i soffitti a eco con cornici, i pavimenti ricordano una scacchiera, con composizioni diagonali di piastrelle.
La scelta dei colori contribuisce anche al completamento dell’allestimento. Entrambe le delicatezze, nella sala living o nella camera da letto, diventano più contrastanti nel bagno o nell’anticamera.
Numerosi dettagli enfatizzano questi spazi, per esempio la scelta dei materiali come i lunghi tappeti in lana, o l’attenta implementazione dei materiali come i bordi sfilacciati del gres porcellanato che danno vita al “bird’s beaks” o semplicemente la cura data ad un prodotto su misura.
Quello che rende questo progetto eccezionale, specialmente nelle aree dove a prima vista non sembra sia stato fatto alcun lavoro, è il fatto che le cose risultino come ovvie, come se fosse sempre stato così. Queste sensazioni erano molto importanti, nella complessiva composizione del progetto, come un filo invisibile, il quale sarebbe stato caratterizzato in alcuni spazi da un forte sviluppo contemporaneo, evidenziando ancora una volta lo spazio antico.
L’ottenere questa dualità tra i nuovi e gli immutati spazi, era importante per il team sul posto lavorare con antichi materiali, come la plastica fine, il calco di gesso, la falegnameria e i mobili tradizionali. Il risultato sarebbe stato accurato per le parti visibili come per le parti nascoste.