Tra arte e tecnica: P.Barclay e l'Oratorio di Santa Caterina a Palermo

A sei anni dalla sua prima esperienza palermitana, una “oil room” realizzata presso il Salone di Palazzo Costantino, il fotografo di fama internazionale Per Barclay torna nuovamente nella tanto amata Sicilia. Come luogo deputato per la sua nuova installazione, Barclay sceglie una location di particolare fascino: l’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria, nel cuore della “vecchia” città.

L’Oratorio, che sorge su un impianto originario a navata unica risalente al XVI sec., è fortemente caratterizzato dai successivi interventi cui è stato sottoposto sino al tardo Settecento. Di particolare rilievo i preziosi stucchi in gesso e polvere di marmo, attribuiti a Procopio Serpotta - figlio del più famoso Giacomo - ed i numerosi affreschi della volta in cui è rappresentata la vita della Santa. La scenografia realizzata da Barclay all’interno dell’Oratorio palermitano, ha richiesto l’allagamento dell’intera pavimentazione con una distesa di latte - 6.000 litri riversati tramite pompe idrauliche da cisterne -, a formare un singolare specchio riflettente.

Il fotografo, trasformando l’intera navata in una distesa di bianco traslucido in grado di assorbire e contemporaneamente riflettere luci ed ombre, ha poi immortalato una visione dell’Oratorio completamente straniante, ma da cui traspare la purezza dell’immagine fotografica sommata alla bellezza dell’architettura e alla perfezione estetica complessiva ottenuta dall’artista.

Immagini in questa occasione realizzate “bianco su bianco” e, infatti, Bianco Palermo è stato il titolo dell'esposizione fotografica organizzata, a cura di Agata Polizzi, presso la galleria di Arte Contemporanea Pantaleone di Palermo (1 ottobre - 26 novembre 2016).

La realizzazione della “vasca”

Ma come si è riusciti a rendere possibile l’installazione?

Per realizzare la “vasca” contenitiva del latte, è stata necessaria una stretta collaborazione tra l’Arch. Ignazio Mortellaro e la consulenza tecnica di Enzo Guarino, agente di zona di Schlüter-Systems, multinazionale tedesca leader nei sistemi per la posa della ceramica e della pietra naturale trasformatasi in sponsor tecnico del progetto. L’intero pavimento della navata è stato quindi coperto da una vasca perfettamente impermeabilizzata, in grado di impedire che una qualsiasi perdita potesse danneggiare i delicati pavimenti storici sottostanti.

La vasca è stata realizzata utilizzando la guaina Schlüter®-KERDI - un sistema certificato CE e ETAG e con oltre 25 anni di collaudo in tutto il mondo -, comunemente utilizzata per impermeabilizzare pavimenti e pareti di bagni e docce prima della posa della ceramica o della pietra naturale: per l’occasione, vista la necessità di poterla rimuovere facilmente a fine installazione, Schlüter®-KERDI è stata posata su un semplice foglio di nylon steso sul pavimento della navata e fissato ai bordi tramite una struttura in legno alta 10 cm con funzione di sponda.

Per l’incollaggio, dei teli Schlüter®-KERDI nelle zone di sormonto e delle fascette sigillanti per le zone perimetrali, è stata utilizzata Schlüter®-KERDI-COLL-L, colla impermeabilizzante bicomponente.

Infine, per la tenuta dei “punti critici” in prossimità degli angoli della vasca, è stato utilizzato anche Schlüter®-KERDI-FIX, collante elastico a base di un polimero MS che polimerizza a contatto con umidità e liquidi.

Poiché l’intero sistema impermeabilizzate è classificato VOC-free, la sua stesura in ambiente chiuso e poco ventilato non ha comportato impatti nocivi sulle opere d'arte.

I sistemi Schlüter-Systems hanno garantito all’artista di poter lavorare in condizioni di sicurezza e tranquillità  salvaguardando l’integrità dei preziosi spazi dell’Oratorio, e di poter regalare alla città di Palermo un memorabile evento di straordinaria suggestività.

Leggi anche l'approfondimento su MaterialiCasa Magazine 2/2016

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